Quarto approfondimento dedicato all'analisi dei migliori free agent della sessione di mercato NBA, iniziata il primo luglio. Dopo aver analizzato la situazione dei play, delle guardie e delle ali piccole, stavolta tocca ai cinque migliori ala/pivot in circolazione, con molti giocatori pronti a lasciare la franchigia in cui hanno giocato l'ultima stagione per accasarsi altrove.

Lamarcus Aldridge. Il lungo di Portland ha l'imbarazzo della scelta, dopo un'annata che lo ha visto siglare 23,4 punti e 10,2 rimbalzi di media a partita nella regular season e quasi 22 punti ed 11 rimbalzi di media nei playoffs.

Le sue prestazioni farebbero molto comodo ai Lakers di Kobe Bryant, in cerca di un paio di lunghi di sicuro affidamento per l'ultimo assalto all'anello del "Black Mamba" e ai San Antonio Spurs, che con Aldridge andrebbero a coprire il posto lasciato vuoto dalla partenza di Splitter. Quest'ultima pista al momento sembra la preferita di Aldridge, ma non è detto che alla fine il numero 2 non possa rimanere a Portland, visto che i Blazers avrebbero tutte le possibilità di offrire alla propria ala grande un contratto a dir poco faranoico.

Kevin Love. L'infortunio che lo ha costretto ai box durante la finale sembrava averlo demotivato nel proseguire la sua carriera a Cleveland e la volontà di diventare free agent ha fatto temere il peggio ai tifosi dei Cavs.

Ma proprio qualche ora fa Love ha dichiarato che resterà ancora al fianco di Lebron James per vendicare la sconfitta patita dai suoi nell'ultimo atto della scorsa stagione.

Paul Millsap. Una buona stagione ad Atlanta, dove ha raggiunto la finale di Conference, ed un bivio per la carriera del nativo della Louisiana: proseguire con gli Hawks oppure accettare l'offerta degli Orlando Magic, che hanno messo sul piatto un quadriennale da ben 80 milioni di euro?

A 30 anni già compiuti, quello di Orlando potrebbe essere l'ultimo contratto importante della carriera di Millsap, per cui la sua permanenza ad Atlanta è fortemente in discussione.

Greg Monroe. Il lungo dei Detroit Pistons è reduce da una stagione da doppia doppia di media (15,9 punti e 10,2 rimbalzi) ed ha mostrato ancora qualche margine di miglioramento, per cui non si fa fatica a credere che diverse squadre lo vorrebbero arruolare.

Stando alle indiscrezioni che circolano negli ambienti NBA e sul web, la franchigia pronta a metterlo sotto contratto è quella presieduta da Phil Jackson - i New York Knicks - che vorrebbe un lungo per capitalizzare il lavoro offensivo di Carmelo Anthony e per far crescere senza eccessive ansie il giovane Porzingis, scelto al draft in quarta posizione. La trattativa va avanti da tempo e le prossime ore potrebbero essere quelle decisive per il trasferimento di Monroe nella "Grande Mela".

Tim Duncan. L'ultimo nome di questa cinquina è quasi obbligatorio, visto che la prossima sarà l'ultima stagione da protagonista per il lungo dei San Antonio Spurs, che vuole lasciare conquistando il sesto anello di una strepitosa carriera.

Per farlo, accetterà un contratto al minimo salariale, per consentire alla dirigenza degli Spurs di accaparrarsi un lungo di qualità per raggiungere l'anello. Nonostante le 39 primavere, l'ultima stagione di Duncan lo ha visto raggiungere cifre impressionanti: quasi 15 punti e 10 rimbalzi di media a partita, tra stagione regolare e playoffs. Più che un free agent, una leggenda del Basket.