Il Ciclismo è un grande sport, ma purtroppo sembra anche avere un pessimo vizio, non imparare mai dai propri errori. Questo discorso lo si può fare ogni volta che si sente un caso di doping, ma questa volta è diverso. Infatti questa volta si tratta dell’ennesimo incidente causato da delle moto in corsa, in cui ne fa le spese un altro sfortunatissimo corridore.

Paulinho ritiro e 17 punti di sutura

Il protagonista, suo malgrado dell’incidente odierno è Sergio Paulinho, portoghese della Tinkoff-Saxo. A comunicare l’accaduto è stata la stessa squadra tramite il suo profilo ufficiale di Twitter.

Il corridore è stato urtato da una moto della televisione durante la corsa e a causa delle ferite riportate è stato costretto al ritiro dalla Vuelta. Trasportato in ospedale gli sono stati applicati 17 punti di sutura alla gamba sinistra per chiudere la grossa ferita.

Due casi in 4 giorni

Solo 4 giorni fa un’altra moto ha causato lo stesso incidente sempre ad un corridore della Tinkoff-Saxo. In quel caso si trattava di Peter Sagan anche lui costretto al ritiro a causa della caduta. In quel caso l’episodio era accaduto nel finale di tappa e la regia aveva mostrato le immagini della reazione furibonda del corridore che aveva addirittura preso a pugni la macchina della giuria oltre che gettato la bici in malo modo.

Tinkov indignato

Oleg Tinkov non ha certo mascherato tutta la sua rabbia e la sua indignazione per l’accaduto. Addirittura il numero uno russo ha minacciato gli organizzatori di lasciare immediatamente la Vuelta se non si prenderanno seri provvedimenti sull’accaduto.

Oltre a ciò la Tinkoff-Saxo aveva già negli scorsi giorni inviato una lettera aperta agli organizzatori della Vuelta proprio per riflettere su questi incidenti.

Un male in rapida diffusione

Purtroppo questi incidenti causati da moto sono sempre più frequenti. Infatti questi due casi non sono i primi anzi era già successo al Tour de France quando fu vittima Fulgsang e anche alla Clasisca de San Sebastian. In questo ultimo caso a farne le spese era stato Greg Van Avermaet che si trova in testa alla corsa e avrebbe potuto probabilmente anche vincerla.

Quell’Ora Basta in apertura quindi è decisamente motivato e un imperativo assoluto per tutti coloro che amano questo sport. Non solo si falsa la corsa ma soprattutto si mette a rischio l’incolumità dei corridori e questo è inaccettabile.