Siamo nella settimana che porta al Gran Premio di Russia, ma con il titolo costruttori nelle mani della Mercedes e quello piloti ormai quasi certamente di proprietà di Lewis Hamilton, le attenzioni del mondo della Formula 1 sono tutte rivolte alla questione fornitura motori per la Red Bull in vista del prossimo anno. Le ultime dichiarazioni rilasciate da Chris Horner, team manager della scuderia anglo - austriaca, riaprono clamorosamente la strada verso un accordo con la Mercedes, che fino a pochi giorni fa, dopo le affermazioni di Toto Wolff e le perplessità manifestate da Hamilton, sembrava utopia.

Horner rivela: "C'è uno spiraglio per futura partnership con Mercedes"

Raggiunto dai microfoni di Servus Tv, Horner ha spiegato a che punto sono le trattative per la fornitura di power unit alla Red Bull nella stagione 2016 di Formula 1. Innanzitutto, è vero che ci sono contatti con la Ferrari, anche se il team di Mateschitz continua a pretendere dalla scuderia di Maranello, dei propulsori di ultimissima evoluzione, pari a quelli che verranno montati sulle monoposto di Vettel e Raikkonen. La discrepanza che esiste su questo punto tra le parti, fa sì che in Red Bull stiano ancora tenendo aperti i contatti con la Mercedes che, secondo Horner, non sono mai arrivati ad un punto morto.

Anzi, nel raccontare dei colloqui che a Sochi si stanno tenendo tra Red Bull e Mercedes, Horner rivela che esiste "uno spiraglio" e, soprattutto, che le dichiarazioni di Toto Wolff non sono affatto vincolanti perché "il possibile accordo tra le due squadre non dipende da lui".

Il team manager delle monoposto guidate Ricciardo e Kvjat, infatti, afferma con sicurezza che la decisione finale spetta ai vertici dell'azienda tedesca che non terranno conto del parere del direttore esecutivo, né delle perplessità di Lewis Hamilton. L'obiettivo della Red Bull resta quello di garantirsi un "pacchetto motore" altamente competitivo, che consenta ai piloti di tornare a lottare per la vittoria il prossimo anno.

"Non faremo numero. Senza power unit competitiva, guarderemo altrove"

Al momento, la principale preoccupazione del patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, è che senza una fornitura di motori adeguata, la Red Bull (e la Toro Rosso) lascerebbero il Circus arrecando un grosso danno d'immagine ed economico alla principale categoria di sport motoristico.

Dalle parole di Chris Horner si evince che, qualora né Mercedes, né Ferrari dovessero soddisfare le richieste della scuderia austro - britannica, ci sarebbe la concreta possibilità di un addio alla Formula 1, poiché in Red Bull non hanno voglia di essere in pista "per fare numero", ma per competere alla pari con gli altri e per tornare a vincere.