Dopo dodici tappe di volate, crono, percorsi mossi, arrivi in salita piuttosto veloci, il Giro d'Italia entrerà nella sua fase decisiva dalla tappa numero 13. Sarà l'arrivo in Friuli ad aprire la seconda fase della corsa rosa, quella in cui le grandi montagne daranno il loro verdetto sulla classifica finale. Già la tappa friulana appare impegnativa, con salite dalle pendenze molto accentuate.Le Dolomiti daranno l'occasione di moltiplicare i distacchi con un attacco da lontano e le montagne tra Piemonte e Francia sentenzieranno la classifica. Ma qualche occasione per velocisti e coraggiosi cacciatori di tappe non mancherà anche in questa fase caldissimadel Giro.

Il Giro tappa per tappa: da Palmanova a Torino

13° tappa - 20 maggio, Palmanova-Cividale del Friuli, 161 km– Inizia qui la seconda parte del Giro d’Italia 2016, quella più montagnosa. Le quattro salite della tappa friulana sono poco note al grande pubblico, ma tutte molto difficili. Porzus e Valle faranno selezione e inizieranno a scremare davvero la rosa dei pretendenti alla vittoria finale.

14° tappa - 21 maggio, Alpago (Farra)-Corvara, 210 km– E’ il più classico dei tapponi dolomitici. Si inizia con il Sella Ronda, poi il Passo Giau sarà lo spartiacque della corsa. La tappa potrà spaccarsi qui e il più facile Valparola potrebbe consolidare la situazione creata.

15° tappa - 22 maggio, Castelrotto-Alpe di Siusi (Crono), 10,8 km– L’ultima prova contro il tempo è in realtà una cronoscalata: la salita all’Alpe di Siusi è impegnativa, nove km continui che faranno differenze significative.

23 maggio, giorno di riposo

16° tappa - 24 maggio, Bressanone-Andalo, 133 km– Una tappa di media montagna adatta ad una fuga da lontano, che non andrà però sottovalutata. La salita principale, Fai della Paganella, è di 10 km al 7%.

17° tappa - 25 maggio, Molveno-Cassano d’Adda, 196 km– Il Giro d’Italia 2016 offre un’ultima opportunità ai velocisti prima delle montagne conclusive.

18° tappa - 26 maggio, Muggiò-Pinerolo, 234 km– Dopo tanta pianura, il finale di questa tappa che porta in Piemonte è altamente spettacolare. La breve ma durissima salita di Pramartino può dare il là ai verdetti finali del Giro d'Italia 2016.

19° tappa - 27 maggio, Pinerolo-Risoul, 161 km– Le ultime, grandi montagne iniziano con la tappa che porta la corsa in Francia.

Il maestoso Colle dell’Agnello, con gli ultimi 10 km al 10%, può spaccare la corsa e rendere molto ardua anche la scalata finale a Risoul che in realtà sarebbe abbastanza pedalabile.

20° tappa - 28 maggio, Guillestre-Sant’Anna di Vinadio, 134 km– L’ultima tappa di montagna è quasi interamente francese, cosa che non mancherà di suscitare qualche critica. Vars, Bonette e Maddalena, la sequenza di salite, si caratterizza più per la lunghezza delle scalate che per le pendenze arcigne. Ma a fine Giro è comunque abbastanza per causare crisi e defaillance.

21° tappa - 29 maggio, Cuneo-Torino, 150 km– Gran finale a Torino, per festeggiare la maglia rosa e regalare un ultimo show dei velocisti superstiti.