Con la stagione del Ciclismo ormai ferma è il momento di riavvicinare i ricordi di questo 2015 che ha regalato grandi emozioni. E cosa può raccontare più di un’immagine i momenti chiave, quello che resterà davvero di questa annata di grande ciclismo? Global Cycling Network ha scelto le dieci immagini simbolo del 2015 a pedali, raccogliendole in un video carico di ricordi e suggestioni che esplora tutti gli angoli del ciclismo.

Il treno della Roubaix e la ventata di Thomas

Più che celebrare le vittorie più importanti, la scelta di Global Cycling Network ha privilegiato i momenti, quelli più curiosi, spettacolari, imprevedibili.

La primavera di classiche resterà perciò legata anche all’immagine del gruppo fermo al passaggio a livello durante la Parigi Roubaix, tutti in attesa del passaggio del treno. E non si potrà dimenticare il colpo di vento che buttò in un fosso Geraint Thomas durante una durissima edizione della Gand Wevelgem. Una corsa che poi il gallese della Sky seppe concludere al terzo posto. Immagini che tra cadute e ritratti di fatica raccontano quanto anche nel 2015 il ciclismo resti uno sport estremo, spietato e per questo affascinante.

Dal Giro al Tour

Un’istantanea che ha fatto il giro del mondo è stata senz’altro quella che ha documentato il cambio di ruota tra Richie Porte e Simon Clarke, un gesto d’amicizia che in realtà era contrario al regolamento ed è costato caro al capitano della Sky.

Ma del Giro d’Italia resta anche la vibrante giornata sul Colle delle Finestre, con l’attacco di Landa e Aru, con Contador che avanza a fatica tra due ali di folla sulla montagna sterrata. E prima del Tour un’altra grande pagina di ciclismo l’ha regalata Vincenzo Nibali, orchestrando una fuga d’altri tempi al Giro del Delfinato.

Sulle strade di Francia la vicenda di Tony Martin, passato dalla gloria della maglia gialla ad un amaro ritiro scortato dai compagni di squadra, è stata uno dei momenti forti della corsa. Resterà poi il crollo di Tom Dumoulin alla Vuelta Espana, e ovunque il tifo della gente, colorata, calorosa, a volte un po’ folle, ma sempre stregata dalla grande avventura del ciclismo.