Geraint Thomas ha deciso di interpretare a modo suo l’impegno alle Revolution Series, la challenge di gare su pista che sta animando la pausa invernale del Ciclismo britannico. Già squalificato nella tappa londinese dell’evento, il campione del Team Sky si è fatto squalificare anche nel successivo appuntamento di Glasgow durante la prova del Longest lap. Stavolta Thomas ha infranto palesemente e volutamente le regole per farsi un selfie con lo smartphone di uno spettatore.

Thomas, campione di spettacolo

Qualche settimana fa Geraint Thomas aveva gigioneggiato nella tappa di Londra della Revolution Series.

In attesa del via della prova denominata Longest lap, invece di rimanere in surplace come da regolamento, si era appoggiato alla balaustra per salutare il pubblico e firmare un autografo. Un comportamento palesemente contrario alle regole della gara, interpretato come una mancanza di concentrazione del campione britannico. Invece Thomas ha continuato il suo personalissimo spettacolo anche nella successiva tappa di Glasgow, che si è tenuta nello scorso weekend sul velodromo intitolato al campionissimo Chris Hoy. Ancora impegnato nel Longest lap, Geraint Thomas si è fermato alla balaustra, incurante degli altri atleti impegnati nel surplace,e si è fattopassare lo smartphone da uno spettatore. Il campione si è scattato qualche selfie, prima di andarsene da solo senza neanche attendere la giuria, ben consapevole del suo gesto non regolamentare.

Ma Thomas, pur non avendo di fatto preso parte alla corsa, ha raccolto l’entusiasmo del pubblico che ha gradito molto la sua nuova performance. Del resto il Longest lap è una specialità molto stravagante, fuori dai programmi ufficiali di Mondiali e Olimpiadi, a metà strada tra spettacolo e agonismo, con tutti i concorrenti che devono rimanere in surplace finchè il giudice non decide di dare il via. Una specialità in cui non mancano scene divertenti con atleti che perdono l’equilibrio, e a cui Geraint Thomas ha dato un’interpretazione a suo modo di successo.