Si tratta di indiscrezioni giornalistiche, quindi (almeno per il momento) lontane dall’essere considerate verità assolute, ma l’argomento è davvero scottante. Secondo il Sunday Times, Mark Bonar, medico di Londra, avrebbe prescritto farmaci illegali(epo, ormoni per la crescita e steroidi) a 150 atleti, di sport diversi: calciatori (di ogni nazionalità) militanti nella Premier League; tennisti; ciclisti e giocatori nazionali di cricket. Il medico ha immediatamente negato il tutto respingendo le gravi accuse, ma il tabloid ha replicato dicendo di avere le prove (filmati) delle sue dichiarazioni.

Il Governo inglese, nella figura del Ministro della Cultura e dello Sport John Whittingdale, in mattinata ha fatto sapere che verrà aperta subito un’indagine.

La mancata denuncia

Come annunciato dal Ministro in un’intervista alla BBC, l’indagine verrà estesa anche all’UKAD, l’organo nazionale che si occupa della ‘battaglia’ al doping in ambito sportivo. Sembra che qualche anno fa l’agenzia abbia ignorato una denuncia fatta da un atleta sulle ‘strane attività’ del medico londinese, che in queste ore è inevitabilmente tra i personaggi più discussi dell’intera Gran Bretagna. Il Ministro Whittingdale ha poi proseguito: “Ho chiesto che venga svolta un’investigazione indipendente il prima possibile.

Bisogna capire, in fretta, quali misure adottare per fare in modo che lo sport britannico rimanga pulito”. Ha poi chiuso dicendo che per i casi accertati di doping verrà applicata la famosa ‘tolleranza zero’.

Bonar, la figura chiave?

Secondo alcune indiscrezioni, Bonar da alcune settimane non è più in possesso della licenza per esercitare la professione di medico.

Lo stesso (ex?) medico ha dichiarato di aver semplicemente ‘aiutato’ molti atleti, alcuni anche famosi, che si sono recati nel suo studio privatamente. Tra i suoi ‘clienti’ figurerebbero, come detto, anche calciatori molto noti di Premier League, anche se finora non è stato fatto alcun nome. Se lo scandalo dovesse ricevere conferme, getterebbe grosse ombre sullo sport in Gran Bretagna, visto che la già citata UKAD viene finanziata con 7 milioni di sterline all’anno e tra l’altro era stata incaricata di ‘controllare’ gli atleti russi dopo il recente scandalo doping che aveva colpito il Paese.

L’UKAD si sarebbe limitato a girare la prima denuncia su Mark Bonar al corrispettivo inglese dell’Ordine dei Medici senza dargli troppo peso. Il medico, in sua difesa, dichiarato di aver ‘solo’ assistito alcuni atleti, somministrando esclusivamente ‘sostanze non proibite’. Ma prima o poi, i ‘filmati scottanti’ contenenti le sue dichiarazioni, in possesso del Sunday Times, verranno resi pubblici la verità verrà a galla.