Tra Vincenzo Nibali e la Astana è gelo. Il Campione d’Italia sta vivendo un Giro d’Italia soffertissimo, costantemente in difficoltà su ogni salita, ed anche una volta sceso dalla bicicletta la situazione non è delle migliori. Tra il corridore e il team kazako la separazione è ormai cosa fatta: Nibali ha deciso da tempo di andarsene a fine stagione, presto firmerà per la sua nuova squadra e quest’ultima parte di convivenza si è rivelata molto difficile, incidendo anche sulle prestazioni del Giro d’Italia.

Nibali pedala verso il Bahrein

La firma del contratto che legherà Vincenzo Nibali alla sua nuova squadra sembra ormai imminente.

Come si vocifera da tempo il campione siciliano ha scelto il progetto del principe del Bahrein, che entrerà nel grande ciclismo con una squadra nuova di zecca. Un progetto di cui in realtà si sa poco o niente se non che uno dei suoi leader sarà Nibali. Già subito dopo la conclusione del Giro potrebbe avvenire l’incontro finale per la firma del contratto, anche se poi per l’annuncio si dovrà attendere agosto, quando sarà possibile ufficializzare gli spostamenti del ciclomercato per la prossima stagione. Nibali e la Astana si separeranno dunque dopo quattro stagioni piene di vittorie, un Giro d’Italia, un Tour de France, un Giro di Lombardia e due titoli italiani, ma anche di momenti critici.

La rottura con la Astana

Non è un segreto che tra Nibali e il general manager della Astana, Alexandre Vinokourov, non ci sia mai stato un grande feeling. L’ex corridore kazako non ha mai nascosto la sua predilezione per Fabio Aru, e l’ascesa del giovane sardo ha reso ancora più difficile il rapporto tra Nibali e Vinokourov.

Già nella scorsa stagione Vino non ha mai difeso Nibali durante il difficile avvio del Tour de France, non gli ha mai risparmiato critiche pesanti, nonostante il campione siciliano abbia portato in Astana la maglia rosa e quella gialla.

Già a fine 2015 era chiaro che le strade di Nibali e della Astana si sarebbero separate. L’ultimo anno di contratto da vivere come separati in casa, con un occhio al presente ed un altro al futuro da ambo le parti, è risultato difficile da gestire. Il gruppo di lavoro di Nibali ha allentato la sua coesione e la fiducia reciproca. La marcia di avvicinamento al Giro d’Italia e la serenità del campione ne hanno risentito e i risultati della corsa rosa sono stati da dimenticare.