Per la sua undicesima partecipazione al Giro d’Italia, Damiano Cunego potrà contare su un’affascinante alleata, un gioiello di casa De Rosa in special edition. Cunego, capitano del team Nippo Fantini, pedalerà su una versione speciale dellabicicletta SK De Rosa Pininfarina. La bici richiama nelle linee e nella livrea, dominata dal bianco con tratti di giallo e arancio, una potente vettura ad idrogeno disegnata sempre da Pininfarina, la H2 Speed.

Cunego, una bici unica

Damiano Cunego non ha mai nascosto la sua passione per i motori oltre che per le biciclette.

Anche per questo per lui sarà un motivo di orgoglio poter pedalare su un gioiello nato dal connubio tra bici e auto da corsa. “Non poteva esserci un mix migliore per me visto quanto amo le auto” conferma il campione veronese “Spero di portare al successo questa bici unica e la squadra. Ho avuto il piacere di usare questa bici da marzo, è precisa e reattiva, studiata per supportarci su ogni terreno. Sarà bello sfilare al Giro d’Italia con questo gioiello”.

Portando la SK con i colori della H2 Speed, la De Rosa vuole celebrare il Giro d’Italia e le sue trenta partecipazioni alla corsa rosa.

La Nippo a caccia di tappe

Damiano Cunego, con la sua speciale SK, sarà il capitano, ma non l’unica freccia nella faretra della Nippo Fantini De Rosa al Giro d’Italia.

Il veronese ha già annunciato che quest’anno non avrà dubbi nella scelta tra la classifica e le tappe: il suo Giro ruoterà subito alla ricerca di una vittoria di giornata. La Nippo potrà giocarsi carte interessanti nelle volate, soprattutto in quelle tappe che potrebbero concludersi con uno sprint ridotto, con qualche salitella in grado di eliminare i velocisti più forti come Kittel e Greipel.

In queste giornate Grega Bole, ma anche Eduard Grosu, saranno corridori pericolosi. Gli altri saranno chiamati all’attacco, alle fughe, per cercare di ritagliarsi lo spazio per un bel risultato. Molto interessanti sono le presenze dello scalatore Gianfranco Zilioli e della giovane promessa Iuri Filosi. Ci saranno anche Giacomo Berlato, Alessandro Bisolti, Riccardo Stacchiotti e il giapponese Genki Yamamoto.