Dopo la debacle del tappone dolomitico, per Alejandro Valverde è suonata la riscossa. Il murciano ha convinto nella cronoscalata di domenica e si è preso con grande autorevolezza la tappa di Andalo. La giornata con cui il Giro d’Italia è ripartito per la sua ultima settimana ha ribadito la tendenza degli ultimi giorni, con un Kruijswijk versione padrone della corsa e un Nibali sempre più in difficoltà ed ora fuori dal podio della classifica generale.

Una tappa a mille all’ora

La breve tappa che ha dato il via alla terza settimana, 132 km tra Bressanone e Andalo con le salite della Mendola e di Fai della Paganella, è partita a velocità forsennate.

La scalata della Mendola è stata combattutissima ed ha fatto grande selezione portando un gruppetto di una decina di corridori, i grandi protagonisti della classifica generale a partire dalla maglia rosa Kruijswijk, a Nibali e Valverde, ma anche Ulissi e un redivivo Jungels. E’ rimasto invece indietro Chaves, così come Majka, Pozzovivo e Uran. La Orica del colombiano secondo in classifica ha spinto a fondo scendendo dalla Mendola e nei falsipiani prima dell’attacco alla salita di Fai della Paganella, ma non è riuscita a portarsi più vicino di una trentina di secondi.

Nibali, addio sogni di gloria

Appena iniziata la salita a Fai della Paganella Chaves ha dato il suo prevedibile assalto, seguito da Majka e Pozzovivo.

Ma davanti la corsa è continuata a tutta, con l’attacco di Valverde che ha polverizzato il gruppetto. In una tappa breve e con meno salite il murciano ha ripresentato la sua versione migliore e solo Kruijswijk e Zakarin sono riusciti a seguirlo. La maglia rosa ha pedalato con grande facilità e Zakarin si è impegnato a fondo per guadagnare più terreno possibile in classifica.

Per Nibali invece la salita è stato un nuovo incubo. Il siciliano non ha potuto seguire le sollecitazioni violente di Valverde, si è visto raggiungere dal gruppetto di Chaves ed ha poi ceduto di schianto nell’ultimo muretto in vista del Gpm. La breve e veloce discesa e una nuova salitella nel finale hanno ampliato i distacchi già creati.

Valverde è andato a vincere d’autorità allo sprint su un Kruijswijk e uno Zakarin comunque soddisfatti. Un coriaceo Ulissi ha battuto gli altri per un quarto posto importante in ottica maglia rossa, con una quarantina di secondi di distacco, poi l’amaro e impietoso arrivo di Nibali in compagnia di Pozzovivo a 1’47’’. Ancora più lontani Amador, ad oltre 3 minuti e Uran ad oltre 5.

Ora la maglia rosa di Kruijswijk è ancora più salda, con distacchi ampliati e un’impressione di forza e tranquillità notevolissima. Dietro a Chaves, Nibali perde invece il podio a vantaggio di un Valverde che dovrà confermarsi nei due tapponi tra Piemonte e Francia, un terreno un po’ ostico per lui.

Classifica generale Giro d'Italia

1 Steven Kruijswijk

2 Esteban Chaves a 3'

3 Alejandro Valverde a 3'23''

4 Vincenzo Nibali a 4'43''

5 Ilnur Zakarin a 4'50''

6 Rafal Majka a 5'34''

7 Bob Jungels a 7'54''

8 Andrey Amador a 8'53''.