In regular season sembravano essere destinati irrimediabilmente a mettere il secondo anello consecutivo al dito, al limite sembrava che gli Spurs, potessero mettersi in mezzo. Poi sono arrivati i Thunder in finale di conference, proprio al posto di San Antonio, ma non si pensava che le cose potessero cambiare. Ora però, per la seconda volta in questi playoff (ma nella stessa serie) Golden State si trova ad inseguire. Si perché per la seconda volta nella stessa serie (non era ancora successo) i Warriors hanno perso due partite. E inseguono. E rischiano di farlo senza Draymond Green, autore di un (involontario?) calcio decisamente sotto la cintura a Steven Adams e che gli è costato un Flagrant 1 che rischia di estrometterlo da gara 4 se l’Nba deciderà di sospenderlo.

Fatto sta che domenica notte, è stata da dimenticare per la squadra di Steve Kerr che ha perso 133 a 105 alla Chesapeake Energy Arena. 33 punti di Durant, 30 di Westbrook (con 12 assist) ritmo imposto fin dal primo minuto, i Thunder non hanno lasciato scampo a dei Warriors apparsi smarriti, con Green fuori da qualsiasi grazia e con gli Splash Brothers decisamente in serata no.

I Raptors accorciano le distanze

Sabato notte, sul fronte Est, Toronto si è ricordata di vivere la sua miglior stagione di sempre vincendo 99-84, grazie a un Bismark Byombo a livelli di un Hakeem Olajuwon o Dwight Howard (eguagliati i loro record di 26 rimbalzi in una gara di playoff) e con DeMar Derozan e Kyle Lowry finalmente in palla (32 e 20 punti) con però problemi di falli per il secondo, degnamente sostituito da Joseph.

Per Toronto che ritrova il suo backcourt, Cleveland vede Irving e Love perdere la bussola (4/28 al tiro in due), con James sostenuto solo da Smith e alle prese con una difesa che permette di realizzare solo il 35% al tiro. Serata no oppure meccanismo fin qui vincente che si inceppa?

Questa notte gara 4 tra Raptors e Cavs

In gara 4 avremo senza dubbio la risposta (diretta su Sky Sport 2 dalle 2.30 di questa notte), nel frattempo Toronto accorcia le distanze e prova a ritagliarsi un ruolo non solo da sparring partner in queste finali di Eastern Conference.