Sembrano passati decenni dalla finale scudetto persa nel 2013 contro la Montepaschi Siena, invece a distanza di soli tre anni la virtus roma rischia di sparire dal panorama del Basket italiano. Clamorosa era stata la scelta del presidente toti di auto retrocedere la squadra in serie A2 l'anno scorso, per mancanza di liquidità. Ma il tifoso capitolinoè rimasto fedele alla squadra e l'ha sostenuta anche nella serie cadetta, arrivando addirittura a vederla rischiare di retrocedere sul campo nella finale playout dello scorso giugno.

Fortunatamente la squadra si è riuscita a salvare e il peggio sembrava passato: l'arrivo del nuovo allenatore e l'acquisto di alcuni giocatori, già agli inizi di luglio, avevano fatto ben sperare i sostenitori dei colori capitolini non tanto in una veloce risalita in serie A1, ma almeno in una tranquilla stagione con obiettivo i playoff.

La doccia fredda è arrivata poco tempo fa quando la Fip, Federazione Italiana Pallacanestro, ha deciso di rigettare la richiesta di iscrizione della Virtus al campionato di serie A2. Motivo: la società non avrebbe rispettato la scadenza, fissata per il 7 luglio, per il pagamento della prima rata valida per partecipare ai campionati 2016/2017. Roma, infatti, avrebbe pagato un giorno più tardi e il regolamento a tal proposito parla chiaro: in caso di mancato pagamento nei termini stabiliti, la squadra non può iscriversi al campionato. Subito i maligni hanno pensato che questa sia stata una mossa strategica del presidente Toti, il quale, trovatosi ormai senza fondi per mandare avanti la squadra, abbia optato per questa mossa, conoscendo bene le conseguenze di una così macroscopica mancanza.

La risposta della società

Ad ogni modo la risposta della societànon si è fatta attendere e tramite una nota sul sito della società è stato spiegato che il pagamento in ritardo è avvenuto a causa di un errore della Fip che aveva erroneamente indicato un'altra data come termine di scadenza. Per onore di cronaca bisogna dire chela Federazione, accortasi dell'errore, l'11 luglio ha provveduto alla modifica.

Ed è proprio su questo punto che si è concentrata la difesa legale del team romano con il ricorso d'urgenza presentato al Tribunale Federale. Pochi giorni fa però anche quest'ultimo ha espresso parere negativo, lasciando sgomenti tutti i tifosi e gli addetti ai lavori romani. I dirigenti hanno incassato il colpo, ma non si sono arresi e stanno già preparando il ricorso alla Corte d'Appello Federale.

In caso di sconfitta anche in quella sede, la Virtus ricorrerà al CONI e infine al Tar. Si prospetta una dura battaglia legale molto lunga che influirà negativamente sul rendimento della squadra: infatti più tempo passerà, più Roma non potrà muoversi sul mercato, rischiando di poterlo fare solamente all'ultimo momento, accontentandosi degli scarti che gli altri club gli hanno lasciato.