Sotto la pioggia del Joux Plane, nell’ultima tappa alpina, si sono spente le possibilità di Fabio Aru di conquistare un bel piazzamento nel suo primo Tour de France. Aru è crollato di schianto all’inizio dell’ultima salita, uscendo così anche dalla top ten finale. Il podio è rimasto invariato, con Froome vincitore su Bardet e Quintana, ma a regalare emozioni ci hanno pensato i fuggitivi di giornata. Ion Izagirre ha conquistato il traguardo di Morzine dopo una discesa da brividi in cui ha avuto ragione di Pantano e Nibali.

I soliti all’attacco

L’ultima giornata di montagna del Tour de France, con la scalata al duro Joux Plane, prometteva una grande battaglia per conquistare le posizioni sul podio finale dietro all’inattaccabile Chris Froome.

Invece la corsa per la classifica non è decollata, regalando invece un grande spettacolo per la vittoria di tappa. Subito sono iniziati gli scatti fino al formarsi di una fuga con una trentina di corridori, tra cui i soliti noti all’attacco anche nei giorni scorsi: De Gendt, Zakarin, Pantano, Alaphilippe, Rolland, Rui Costa, Chavanel e Nibali. Un’interessante variante è stata l’inserimento di Kreuziger insieme a Sagan. Il ceco, ad una decina di minuti in classifica, ha dato l’assalto alle posizioni da podio con il vantaggio della fuga che è aumentato fino sui sette minuti. La Sky ha così potuto disinteressarsi, mentre prima la Astana e poi la Ag2R e la Orica si sono impegnate per respingere l’attacco di Kreuziger.

Aru, addio sogni di gloria

La pioggia ha reso molto selettive le discese, e così davanti due funamboli come Alaphilippe e Pantano hanno approfittato della picchiata dal col de la Ramaz per avvantaggiarsi e presentarsi all’imbocco dell’ultima salita verso il Joux Plan con più di un minuto sui primi inseguitori, tra cui Nibali e Kreuziger.

Quando è toccato al gruppo iniziare il Joux Plane ecco subito la sorpresa negativa. Fabio Aru è finito nelle retrovie ed ha ceduto di schianto. Un crollo netto e imprevisto, forse dovuto alle condizioni climatiche avverse o ad una non sufficiente alimentazione. Alla fine il suo distacco sarà di 13 minuti, con una discesa al 13° posto nella classifica finale.

La Sky ha tirato per tutta la salita e solo Joaquim Rodriguez ha tentato l’attacco guadagnando qualche decina di secondi. Bardet e Quintana sono stati ben contenti di poter congelare la situazione con il loro podio acquisito, con Yates e Porte che non hanno trovato le energie per provare a rovesciare le posizioni.

Nibali, che peccato

Con la classifica congelatasono stati i fuggitivi a regalare emozioni e spettacolo. Nibali si è riportato su Pantano e Alaphilippe e con una serie di allunghi si è isolato al comando. Ma da dietro è risalito Ion Izagirre, a cui si è incollato Pantano. Lo spagnolo ha scalato con grande regolarità il Jouxe Plan e nella discesa si sono così buttati in tre, Nibali, Pantano e Izagirre.

Lo spagnolo è sceso con grande maestria, sfruttando anche qualche imprecisione di Pantano, mentre Nibali non è riuscito a tenere il passo. A Morzine ha così festeggiato la Movistar con Izagirre, davanti al mai domo Pantano e a Nibali.