Ormai sta diventando una strategia consolidata. Quasi sempre negli arrivi in salita della Vuelta Espana Chris Froome si stacca, anche in maniera netta, ad inizio scalata per poi compiere delle rimonte prodigiose. Anche ieri nel tappone di Lagos De Covadonga il capitano della Sky si è fatto da parte appena iniziata la salita ma è poi riuscito a recuperare nei chilometri finali concludendo a soli 25 secondi dal vincitore Nairo Quintana. Una tattica che Froome ha spiegato al termine della tappa.

Chris Froome: 'Calcolare gli sforzi'

Quello della Vuelta Espana è un Chris Froome decisamente diverso rispetto a quello che ha dominato al Tour de France.

È un Froome che non sembra avere la solidità e la sicurezza del Tour, e non ha neanche lo squadrone in grado di sostenerlo e proteggerlo in ogni situazione come in Francia. Ma nonostante un po’ di stanchezza e una Sky più fragile del solito, Froome è più che mai in lizza per la vittoria finale. La scelta vincente di Froome finora è stata la strategia: su tutte le salite finali ha iniziato con prudenza senza rispondere agli attacchi degli avversari per poi finire in grande crescendo. Solo a La Camperona Froome è stato un po’ più aggressivo e nelle ultime centinaia di metri si è piantato finendo per essere raggiunto e staccato da Contador. Il campione britannico è così subito tornato all’impostazione più prudente nel tappone di Lagos de Covadonga, in cui ha perso anche una quarantina di secondi nelle fasi iniziali, ma ha poi ripreso e superato tutti tranne Quintana.

“Credo che a questo punto devo calcolare i miei sforzi” ha spiegato Froome per motivare le sue strategie “A La Camperona ho pagato lo sforzo. Ieri sono salito in modo più misurato, anche in passato avevo affrontato così la salita di Lagos de Covadonga. Ho tenuto il ritmo che sentivo più appropriato anche se sapevo di avere quaranta secondi di distacco da Quintana.

Sapevo che sarebbe stato difficile recuperare, ma a questo punto della stagione, dopo Tour e Olimpiadi, devo cercare di ottenere il meglio con quello che mi è rimasto”. Quella di Froome è dunque una strategia studiata a tavolino e il suo staccarsi a inizio salita non è frutto di un momento di crisi.

Froome è ora terzo in classifica a 58’’ da Quintana, appena dietro a Valverde.

Una situazione che il campione della Sky può ancora ribaltare, anche contando sulla cronometro della terzultima tappa. “Ho un distacco importante, nei prossimi giorni dovrò cercare l’occasione per recuperare o semplicemente per conservare questa posizione in attesa della cronometro” ha analizzato Froome.