Succede praticamente di tutto ad Aragon: dopo la scintillante partenza di Lorenzo,Vinalessi inserisce con un grande tempismo nella lotta tra spagnoli e italiani riuscendo ad avere la meglio. Per alcuni giri la Suzuki non ha davvero niente da temere: giri veloci e un leggero margine di guadagno dagli inseguitori.Rossi sornione osserva la gara, forse preoccupato di rovinare la gomma. Ma le emozioni non si fanno attendere: Marquez, nonostante il grande vantaggio in classifica, attacca e sorpassa fino a raggiungere la prima posizione. Poi, come gli capita spesso, rischia di cadere e viene sorpassato da cinque piloti.

In questo momentoRossicomincia ad attaccare: ha la meglio su Lorenzo e poi ingaggia un lungo duello con Vinales e finalmente ha la meglio. Nelle retrovie intanto Marquez comincia la risalita: in meno di tre giri si trova ancora dietro la Yamaha del pesarese. In questo momento la gara sembra essere un gioco a due: Lorenzo è lontano e non partecipa all'azione. Vinales è andato fuori pista due volte e mantiene miracolosamente il quarto posto, giusto per capire quanto siano indietro Dovisiozo, Crutchlow, Pedrosa ed Espargaro.

L'attacco di Marquez non si fa attendere eRossiprova a resistergli per qualche giro almeno finché il giovane Marc comincia a stampare record su record della pista: in pratica gira un secondo più forte dell'italiano.

La gara sembra ormai decisa quando a sei giri dalla fine Lorenzo ritrova ritmo e comincia ad incalzare Valentino. La beffa non tarda ad arrivare: sorpasso e seconda posizione per il maiorchino. La disfatta sembra palese a tutti, eppureRossi non molla: fino al penultimo giro quando decide un attacco disperato ed evidentemente troppo veloce rispetto alla traiettoria della curva.

Inevitabilmente finisce largo e Lorenzo può conservare ben salda la seconda posizione. Il mondiale è chiuso a meno di bizzarri colpi di scena: potrebbero riaprirlo soltanto cadute e uscite di scena clamorose.

A questo punto però, sperare negli errori altrui diverrebbe un po' macabro. Ai tifosi di Valentino non resta che concludere il finale del motomondiale con una buon secondo posto: quest'anno Marquez è stato molto ragioniere e questo atteggiamento ha pesato in maniera positiva.

Non più scelte irrazionali, ma atteggiamenti pacati che miravano all'obiettivo: fare punti per vincere il mondiale. Gli anni si fanno più duri mentre la Yamaha lascerà Lorenzo per la Ducati, sarà forse questa la svolta per Valentino Rossi?