Dopo la parentesi US Open, durata due settimane e conclusasi con la vittoria di domenica dello svizzero Stan Wawrinka sul numero uno Novak Djokovic, come consuetudine post Slam americano torna in scena la Coppa Davis, giunta alle semifinali con Gran Bretagna-Argentina e Croazia-Francia, in programma nel prossimo week end dal 16 al 18 settembre.

Gran Bretagna-Argentina

Nella prima sfida i britannici detentori del trofeo (vittoria nel 2015 nella finale a sorpresa disputata contro il Belgio) scenderanno in campo con la stella Andy Murray, il fratello Jamie Murray (ottimo doppista), Daniel Evans e Kyle Edmund (considerato un astro nascente già in possesso di ottimi colpi).

Gli avversari (che nel luglio scorso hanno eliminato l’Italia di Corrado Barazzutti sulla terra rossa di Pesaro) schiereranno invece Juan Martin Del Potro (reduce da un buon torneo a New York e dalla medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio), Federico Delbonis, Guido Pella e Juan Monaco, in pratica gli stessi uomini schierati da Orsanic nei quarti di finale. Sicuramente favorita la Gran Bretagna: gioca in casa (a Glasgow per la precisione), su una superficie veloce e con l’invidiabile opportunità di schierare un Andy Murray capace di trascinarsi sulle spalle l’intero gruppo. Dal canto loro i sudamericani possono contare su un ritorno a pieno regime di Del Potro, oltre che sull’esperienza degli altri giocatori convocati.

Croazia-Francia

La seconda semifinale, che verrà giocata a Zara (cemento indoor), risulta sicuramente più equilibrata, con la Croazia in cui sono stati convocati Marin Cilic (il più temibile), Borna Coric, Ivan Dodig e Marin Draganja, che tenteranno di sgambettare una Francia che ancora porta le scorie delle battaglie dei tennisti transalpini impegnati a Flushing Meadows.

E a proposito di questo il capitano Yannick Noah dovrà rinunciare a Jo-Wilfried Tsonga, ancora ko dopo il ritiro a New York con Djokovic, sostituendolo col talentuoso Richard Gasquet e a cui si aggiungono il semifinalista agli US Open Gael Monfils, ma anche gli esperti doppisti Pierre-Hughes Herbert e Nicholas Mahut. Stupisce la non convocazione di Lucas Pouille (che dovrebbe essere comunque la prima riserva) nonostante l’ottima prova di Flushing Meadows, in cui è stato in grado di conquistare il prestigioso scalpo di Rafa Nadal prima di cedere nel derby successivo con Monfils.