Mack Horton e il Neo che ha rischiato di essere letale. Il campione di nuoto deve ringraziare la zelante volontà del suo fan di informare lo staff medico della nazionale australiana, che ha deciso in seguito alla segnalazione di approfondire la situazione. Il campione preventivamente informato si trovava in ferie, e inizialmente aveva preso sotto gamba la cosa, al suo rientro però si è sottoposto ad una visita approfondita sul suo neo, che ha portato alla diagnosi di melanoma maligno. Pochi giorni fa l'intervento e il successivo ringraziamento pubblico a quella persona che grazie alla sua informazione gli ha salvato la vita.

Il melanoma se non fosse stato eliminato in tempo, sarebbe potuto essere letale, adesso Mack Horton sta cercando di risalire all'identità della persona che ha inviato la mail alla sua equipe medica.

Mack Horton non si sottopone a continui controlli?

La notizia che inizialmente ha dato ampio spazio alla favola del fan che salva il campione, e al suo successivo lieto fine, man mano che è sfumata ha lasciato campo ad una polemica che non poteva mancare, quella sui controlli medici degli atleti. In rete la domanda è abbastanza comune: "Mack Horton viene sottoposto a continui controlli clinici, possibile che nessuno dei medici che lo hanno visitato, abbia notato quel neo sospetto?". Purtroppo a quanto pare è così, perché è servito un telespettatore a molti chilometri di distanza, per diagnosticare al nuotatore il melanoma maligno.

Ringraziamenti pubblici

Mack Horton esce allo scoperto con una foto sul suo profilo Twitter, con il petto incerottato dopo l'operazione per pubblicare un ringraziamento speciale per colui che ha compiuto questo gesto di notevole importanza. Il post dice: "Ringrazio moltissimo quella persona che grazie alla mail inviata al mio staff medico, ha permesso che venisse controllata accuratamente la macchia.

Una buona chiamata, anzi, una grande chiamata". Presto riuscirà a risalire alla persona che lo ha aiutato, e sicuramente non vede l'ora di poter stringere la mano a questa persona, rimanendogli grato per tutta la vita. Questa vicenda mostra come il melanoma maligno, se diagnosticato in tempo, grazie alle attuali terapie può essere sconfitto.