Smaltita la delusione per la mancata candidatura di Roma 2024, l'Italia è pronta a farsi sotto per le Olimpiadi del 2028. Stavolta non sarà più la capitale ad essere candidata, ma probabilmente toccherà a Milano. Lo ha fatto intendere il sindaco della città meneghina, Beppe sala, in una lunga intervista esclusiva rilasciata alla 'Gazzetta dello Sport' in edicola oggi.

L'apertura del sindaco

Sala - che era già stato protagonista dell'operazione Expo - ha fatto sapere che la sua città sarebbe pronta, tra 12 anni, ad ospitare un evento di questa portata.

'Prima però - ha dichiarato il sindaco di Milano alla Rosea - dovremo aspettare quello che succederà tra un anno, dovremo sapere a chi sarà assegnata l'Olimpiade del 2024'. Quella in cui avrebbe dovuto partecipare anche Roma.

Prosegue Sala: 'Se la scelta dovesse cadere su Parigi, per esempio, noi non proporremmo nemmeno la candidatura. Se invece dovesse farcela Los Angeles, avremmo qualche speranza in più. E allora il Coni potrebbe puntare sulla nostra città'. A differenza di quanto accaduto a Roma in questi giorni, Sala vede l'opportunità-Olimpiade come un'occasione di crescita per il capoluogo lombardo: 'A patto di investire sugli impianti sportivi della città'.

La situazione di San Siro

Il primo pensiero va a San Siro.

Dopo che Inter e Milan hanno provato a costruire un nuovo stadio (progetti rimasti sulla carta), il sindaco di Milano ha lanciato la sua proposta: 'Lo stadio può restare per entrambe, magaricon uno spazio esterno per ogni società. Con l'Inter i discorsi sono già avviati, ho parlato con loro - ha concluso Sala - anche recentemente, da quello che ho capito, loro vogliono investire sul Meazza'.

Molto, però, dipenderà da quello che accadrà al Milan, dove il futuro societario ancora nebuloso ha frenato il discorso-stadio. 'Aspetteremo quello che accadrà sulla sponda rossonera nei prossimi mesi, poi noi come Comune dovremo muoverci e, a quel punto, lo faremo solo con l'Inter se dall'altra parte non riusciremo a stabilire un contatto'.