Partita giocata col cuore e con i nervi, quella andata in scena a Memphis nell'ultimo turno NBA: i Grizzlies ospitano gli Oklahoma City Thunder e si impongono con il punteggio (larghissimo) di 114 a 80, mettendo ben 34 punti di differenza sugli avversari. Abbiamo già diverse volte sottolineato il grande potenziale di Memphis quest'anno, e dobbiamo tornare a farlo qui, in modo più che doveroso. Consapevole della grande esplosività di Russell westbrook, i Grizzlies corrono ai ripari, chiudendo il talento di Oklahoma all'interno di una gabbia, dalla quale non trova via d'uscita: Westbrook è costretto a forzare più volte la mano, in fase difensiva, ma soprattutto in fase d'attacco, rischiando di continuo il fallo.

Dopo una serie di canestri effettuati più per la foga agonistica che per la tecnica, rischia l'espulsione dopo aver pesantemente urlato contro il gruppo arbitrale, il quale decide di soprassedere all'episodio: ma nulla ha potuto nel terzo quarto, in cui, a seguito di un altro fallo della stella Thunder, ha dovuto spedirlo anzitempo negli spogliatoi. Westbrook chiude a 21 punti e 5 rimbalzi, incapace di servire un qualsiasi assist, frenato nella sua rincorsa alle triple-doppie. Dall'altra parte, Memphis, si gode un'altra strepitosa vittoria, ringraziando di nuovo lo stellare Marc Gasol, che chiude la partita a 25 punti, facendo registrare la media più alta della partita.

Un turno anonimo

Un buon numero di sorprese hanno animato la recente notte di Basket: si comincia con gli Charlotte Hornets (ancora senza Belinelli), che accolgono i Miami Heat, e li battono per 91 a 82, mettendo nuovamente in risalto il talento di due grandissimi protagonisti di quest'anno, ovvero Kemba Walker (per lui 22 punti), e Nicolas Batum (13 rimbalzi e 8 assist), decisivi già nella passata vittoria.

Philadelphia si conferma la peggiore del campionato, perdendo in trasferta contro gli Utah Jazz per 100 a 83: i Sixers sono a quota 23 sconfitte, con sole 7 vittorie, costretti (al momento) da soli sul fondo classifica; per Utah si conferma il grande periodo di forma di Rudy Gobert, che recupera 13 rimbalzi, superato ai punti e agli assist da George Hill, che chiude, rispettivamente, a 21 e 6.

Brutta sorpresa per i Toronto Raptors, impegnati in trasferta a Phoenix: i Suns, benchè sfavoriti, portano a casa la vittoria per 99 a 91, complice una bellissima prestazione di Eric Bledose, che mette 22 punti e 10 assist, aiutato dai 13 rimbalzi di Tyson Chandler, i quali bloccano l'attacco dei Raptors, Valanciunas e Lowry su tutti, che si dividono, rispettivamente 10 rimbalzi e 5 assist.

Perdono di nuovo i Los Angeles Lakers, in casa, contro i Dallas Mavericks, tutt'altro che irresistibili, con il punteggio di 101 a 89: per i Lakers è, ormai, la sconfitta numero 23.

Cleveland e Boston: brilla il nome di Kyrie Irving

I Cavs accolgono i Boston Celtics alla Quicken Loans Arena, e si impongono con il risultato di 124 a 118. Boston può contare sul talento di Isaiah Thomas (per lui 31 punti e 9 assist), altamente decisivo in questa fase di campionato, ma che nulla ha potuto contro la stella di Cleveland, Kyrie Irving, il quale, dopo la superba prestazione contro Golden State, torna a far parlare di sé, chiudendo la partita a quota 32 punti e 12 assist, che lo qualificano migliore della partita, superando Kevin Love, (che prende 15 rimbalzi), e LeBron James, che mette 23 punti.

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