Non saranno solo Giro d’Italia e Tour de France a catalizzare le attenzioni degli appassionati di Ciclismo nella stagione 2017. Anzi, forse sarà la Vuelta Espana a poter vantare la miglior starting list tra i tre grandi giri. Sicuramente sarà l’unica occasione di confronto tra Vincenzo Nibali e Chris Froome. L’italiano ci arriverà dopo aver puntato al tris rosa, il britannico dopo l’assalto al quarto Tour e per Nibali è già tempo di preparare una strategia d’attacco.

Nibali: 'All’attacco da lontano'

A pochi giorni dall’esordio stagionale nella Vuelta de San Juan, Vincenzo Nibali ha parlato al sito inglese Cyclingweekly a proposito della sfida con Froome che si preannuncia alla Vuelta.

Tra i due campioni i confronti diretti sono stati molto rari nei grandi giri. Nel 2013 Nibali e Froome scelsero programmi diversi e nel 2014 il britannico cadde e si ritirò dopo poche tappe nel trionfale Tour dell’italiano. Gli unici scontri diretti in montagna sono quelli del Tour 2015, stravinto da Froome, ma con un bel successo di tappa di Nibali.

Lo scorso anno non ci sono stati vere sfide per via della diversa programmazione degli obiettivi e finalmente alla Vuelta Espana 2017 si tornerà ad un duello diretto. Nibali sa di doversi confrontare non solo con un grande campione, ma anche con una super squadra come il Team Sky. Ma questo non basta certo a fiaccare le motivazioni del campione siciliano che ha individuato i punti deboli del rivale e le opportunità che può offrire una corsa come la Vuelta, dicendosi pronto a dare battaglia.

“Se posso batterlo in un testa a testa? E’ possibile, se c’è la situazione giusta” ha spiegato Nibali “Su un arrivo in salita se è in condizione ed ha la squadra diventa molto difficile. La Sky è la squadra più forte perché fa dei grandi investimenti per mettere attorno a Froome dei grandi corridori. Se riesco a sorprenderlo in altre occasioni è più facile, bisogna attaccare da lontano come ha fatto Quintana alla Vuelta dello scorso anno e come ho fatto io in passato. Al Tour sarebbe più difficile da fare, ma al Giro e alla Vuelta ci sono più possibilità”.