Con il successo nella classifica generale della Vuelta Andalucia di ieri Alejandro Valverde ha tagliato il traguardo delle cento vittorie nel Ciclismo professionistico. Tante, tantissime, se si considera che tra i corridori in attività Valverde è l’unico non velocista ad aver raggiunto la centesima vittoria. Per il campione della Movistar ci sono però ancora alcuni traguardi da sognare, su tutti quella maglia iridata che ha sfiorato tante volte senza mai riuscire a conquistarla.

Valverde, l’uomo dei record

Per Alejandro Valverde anche questo 2017 è iniziato alla grande, all’insegna dei record.

Alla Vuelta Murcia ha raggiunto il primato della quinta vittoria, in capo ad una fuga spettacolare di settanta chilometri, e in Andalusia ha centrato il centesimo successo da professionista. Solo Boonen, Cavendish e Greipel tra i corridori in attività hanno superato quota cento, e in tutta la storia del ciclismo solo un altro spagnolo, Txomin Perurena, aveva raggiunto questo traguardo. “La verità è che non ho cominciato a pensare alla centesima vittoria fino alla scorsa settimana quando ho vinto la Vuelta Murcia” ammette Valverde “Lì ho visto che ne mancavano solo due e che in Andalusia ci sarebbero state due o tre tappe in cui cercare di vincere con questa ottima condizione. Mi hanno detto che solo Boonen, Cavendish e Greipel hanno più di cento vittorie.

Sono grandi corridori, ma sono tutti sprinter che hanno tante opportunità durante la stagione. Poter essere in questo gruppo con loro, visto il tipo di corridore che sono, è un grande orgoglio”.

Il sogno Mondiale

Le cento vittorie non rappresentano certo un punto di arrivo per Valverde, che ha ancora tanta voglia e tanti sogni per il futuro: “Sogno di vincere un’altra Vuelta Espana e un Mondiale.

Sono il corridore con più medaglie al Mondiale ma non ho mai vinto e naturalmente è una cosa che sto ancora sognando” ha rivelato il campione della Movistar, che poi ha selezionato, con un po’ di fatica, alcuni successi della sua carriera. “La vittoria più speciale forse è stata la prima Liegi, era una corsa che avevo sempre sognato, è costata molto sia a me che alla squadra ed ero il primo spagnolo a vincerla.

E poi la vittoria al Tour Down Under dopo due anni di stop. Ma quella che mi ha reso più felice è stata una non vittoria, la medaglia d’argento ai Mondiali del 2003, che per me rappresentava un’illusione impressionante” ha raccontato Valverde.