Luca Paolini torna a correre. Non lo farà nel Ciclismo su strada ma in mountain bike e con obiettivi di altissimo profilo. Paolini, la cui squalifica è scaduta a gennaio, è stato ingaggiato dal team Torpado e punterà alle gare di lunga distanza, le marathon. Il suo obiettivo principale sarà il Mondiale che si correrà a fine giugno in Germania, a Singen. Per il lombardo sarà l’occasione di lasciare il ciclismo come nei suoi desideri, da corridore, con un numero sulla schiena e non con una squalifica per doping.

Paolini, obiettivo Mondiali Marathon

La storia di Luca Paolini è stata molto discussa e chiacchierata. A 38 anni e dopo una carriera eccellente, fatta di vittorie ma soprattutto di un’immagine semplice, generosa e ammirata da tutti, Paolini era stato fermato durante il Tour de France 2015 per una positività alla cocaina. Il corridore aveva ammesso la dipendenza dai sonniferi e poi l’uso della cocaina, riuscendo a disintossicarsi, ma non trovando più fiducia da nessuna squadra per poter tornare a correre al termine della squalifica di 18 mesi.

Qualche settimana fa Paolini aveva dato il suo addio al ciclismo professionistico. Ci sarà invece un prosieguo, anche se non su strada. Il corridore lombardo ha ricevuto una proposta dal team Torpado di mountain bike.

“Un’occasione a cui non potevo dire di no” ha raccontato Paolini alla Gazzetta dello Sport “Finirò la mia carriera con un numero sulla maglia”. Per Paolini non sarà un ritorno per fare una passerella prima di lasciare definitivamente l’attività, ma una sfida con obiettivi posti ai massimi livelli. “L’obiettivo è il Campionato del Mondo Marathon che si corre in Germania a giugno.

Il percorso non è impossibile per noi stradisti. Io sono cresciuto con mountain bike e Bmx e le ho sempre usate per allenarmi” ha spiegato Paolini, che troverà alla guida della nazionale un ex collega di tante classiche, il neo Ct Mirko Celestino. “Mi ha detto che non ci sono preclusioni e lavorerò per farmi trovare pronto” ha concluso Paolini.