Arriva dalla Francia, dalla terza ed ultima tappa del Tour La Provence, la vittoria che rompe il tabù di Mattia Cattaneo nel mondo del Ciclismo professionistico. Il 26enne di Alzano Lombardo ha confermato le buone impressioni lasciate nelle prime corse della stagione, apparendo rigenerato con il passaggio alla Androni. Nel Tour la Provence ha vinto con un’azione cominciata ad una quindicina di chilometri dall’arrivo, concludendo davanti a Rohan Dennis, vincitore della classifica generale, e a Jonathan Hivert.

Ciclismo, finalmente Cattaneo

Mattia Cattaneo era passato al ciclismo professionistico, accompagnato da straordinarie attese.

Tra i dilettanti era uno dei classici rivali di Fabio Aru, avendo la stessa età e la stessa predilezione per le corse a tappe del campioncino sardo. Nel ciclismo dei grandi poi Cattaneo ha faticato a trovare la sua dimensione, è stato frenato da problemi di salute, e solo ora, finalmente, sembra aver trovato la strada del rilancio grazie al passaggio nella Androni, una squadra che ha già compiuto lo stesso percorso con molti altri corridori.

Cattaneo ha ben impressionato nelle prime uscite stagionali al Gp Costa degli Etruschi e soprattutto al Trofeo Laigueglia. La conferma è arrivata al Tour La Provence, corsa francese in tre tappe che si è chiusa oggi. La prima tappa si è decisa in volata con il successo di Justin Jules.

La seconda, dal profilo ondulato, ha visto un gruppetto anticipare il plotone, con la vittoria di Alexandre Geniez su Rohan Dennis e Nicolas Edet. Anche l’ultima tappa, con arrivo a Marsiglia, era su un percorso molto mosso e con l’arrivo sulla collinetta di Notre Dame de la Garde. Mattia Cattaneo è partito all’attacco sulla salita del Col de la Gineste, ad una quindicina di chilometri dall’arrivo, ha guadagnato circa venti secondi ed è riuscito a difendere una manciata di metri di vantaggio sulla rampa finale.

Appena dietro Rohan Dennis è riuscito a conservare la maglia di leader e aggiudicarsi così questa seconda edizione del Tour La Provence. Bene oggi anche Damiano Caruso, arrivato al sesto posto.