La prima volta l'ha scordata in fretta, la seconda vuole sia indimenticabile. Bauke Mollema riallaccerà a maggio il filo con il Giro d'Italia, prima grande corsa a tappe affrontata nella sua carriera da professionista (iniziata nel 2008) e da allora accantonata in favore del Tour de France. Un ritorno all'antico determinato da cause di forza maggiore, ovvero l'arrivo in squadra di quell'Alberto Contador che detiene ad oggi, (al netto di una flessione sulla quale hanno influito parimenti carta d'identità, sfortuna e crescita esponenziale di alcuni rivali), il record di GT vinti tra i professionisti in attività.

Aru, Nibali e Quintana avvisati

Da punta di diamante della Trek-Segafredo per le corse a tappe, pertanto, il trentenne di Groningen si è trovato costretto a rimodellare il proprio calendario degli appuntamenti, con una virata decisa verso il Belpaese. Dodicesimo e terzo nella classifica riservata ai giovani nel 2010, quando vestiva la maglia della Rabobank, ha posto da allora la Grande Boucle come stella polare delle sue stagioni, piazzandosi per tre volte di fila (dal 2013 al 2015) nella top ten della classifica generale e restando fino a tre giorni dell'epilogo dell'ultima edizione sul podio virtuale della corsa, prima di cedere di schianto nelle ultime frazioni scivolando all'undicesimo posto.

Nel 2011, invece, ha accarezzato il podio della Vuelta di Spagna piazzandosi al quarto posto. Un curriculum che pone l'ultimo vincitore della Clasica de San Sebastian come outsider nel duello tra Fabio Aru, Vincenzo Nibali e Nairo Quintana e che, con il recente successo nella classifica finale della Vuelta a San Juan, eleva il livello di pericolosità.

Delle potenzialità dell'olandese di fare il colpaccio si è detto certo il team manager della Trek-Segafredo, Luca Guercilena, intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport: "Se la sua presenza è una scommessa o un obiettivo? È una sfida reale - ha spiegato Guercilena -, il Giro d'Italia per me è il più impegnativo dei tre grandi giri, per percorsi e tipologia di gara a prescindere dai grandi rivali che pure ci sono. Bauke sta crescendo anno dopo anno. Considero il Giro un obiettivo realistico". Sarà la strada a dire quanto.