È la prima campagna del pavè senza Fabian Cancellara e l’ultima per Tom Boonen. L’epoca segnata dalle sfide tra il campione elvetico e il fiammingo sta ormai per essere consegnata definitivamente alla storia del Ciclismo. In questi ultimi giorni che portano verso il Giro delle Fiandre Fabian Cancellara ha riannodato i ricordi del passato tra muri e pavè. L’ex campione ha rievocato la sfida del 2010, quando staccò Boonen sul Grammont, rendendo però anche un pieno omaggio al suo rivale storico.

Fiandre 2010, un pezzo di storia

Fabian Cancellara ha aperto il cassetto dei ricordi fiamminghi per Sporza, l’emittente tv belga.

Il fuoriclasse svizzero ha vinto per tre volte sia il Giro delle fiandre che la Parigi Roubaix, duellando in corse mozzafiato con Tom Boonen per oltre un decennio. Cancellara ha però ben chiaro quale sia stato il momento clou della rivalità: “Ho molti momenti contro Tom durante la mia carriera, ma il Giro delle Fiandre del 2010 è sicuramente la corsa che spicca di più” ha ricordato Cancellara. In quella edizione Cancellara e Boonen si giocarono il Fiandre in un entusiasmante testa a testa sul mitico Grammont. “Lui aveva la maglia di campione nazionale del Belgio, io quella di campione nazionale di Svizzera. È stato un giorno storico. Lui era il grande favorito, tutto il Belgio lo stava guardando, ma io ero lì, ho attaccato ed ho vinto.

Questo è il ciclismo, io volevo vincere e lui voleva vincere” ha spiegato l'ex campione.

Il rispetto per Boonen

Nonostante le tante battaglie sul pavè tra Cancellara e Boonen non sono mai mancate stima e rispetto e così è ancora oggi. “Insieme a Pozzato, Boonen è il corridore con cui ho corso di più, abbiamo iniziato da juniores e continuato fino all’anno scorso.

Questo è il ciclismo” ha ricordato Cancellara, che è poi entrato in una sfera più personale. “Tanta gente si dimentica quello che Boonen ha passato. Per me il periodo in cui ha avuto dei momenti difficili è stato più impressionante delle sue vittorie” ha spiegato Cancellara riferendosi non solo agli infortuni ma anche ai problemi con l’alcool e la cocaina che il fiammingo è riuscito a mettersi alle spalle tornando a vincere.