Anche nel giorno dei suoi 50 anni è sempre il solito Mario Cipollini. Diretto e mai banale, così quando dominava le volate e così oggi che ama argomentare del Ciclismo e dei corridori attuali. Il Re Leone ha parlato della situazione del ciclismo italiano in un’intervista concessa a Il Giornale. L’ex campione ha disegnato un ritratto impietoso, forse fin oltre il reale stato delle cose, parlando di un ciclismo ormai finito nel nostro paese, e che può contare solo sulla classe di Vincenzo Nibali.

Cipollini: 'Solo Nibali nel ciclismo italiano'

Mario Cipollini festeggia oggi, mercoledì 22 marzo, i suoi primi 50 anni.

Un mezzo secolo vissuto sempre in prima pagina, forte dell’esuberanza atletica e caratteriale che l’ha portato a sdoganare l’immagine del corridore fuori dal ristretto mondo del ciclismo. Cipollini non è stato solo un campione da quasi 200 vittorie, tra cui una Sanremo e un Mondiale, ma anche il personaggio che ha allargato gli orizzonti del ciclismo con le sue trovate fuori dagli schemi, i pantaloncini sempre diversi, le tute più strane e gli atteggiamenti da showmen. Oggi Cipollini è ancora una delle immagini più forti e riconosciute del ciclismo, un’icona vera e propria che resiste al trascorrere del tempo, anche perché le sue esternazioni provocatorie continuano a dividere e a far discutere.

L’ultima arriva proprio oggi, nel giorno dei suoi 50 anni, dalle pagine de Il Giornale. In un’intervista concessa nel giorno del suo compleanno il Re Leone ha tracciato un bilancio fallimentare per il movimento ciclistico italiano. “Il ciclismo italiano non esiste più, abbiamo solo Nibali, per il resto sono solo comparse” ha dichiarato Cipollini, che ha espresso molti dubbi anche su Fabio Aru: “Ci dia un segnale, lo stiamo aspettando”.

Cipollini ha parlato anche della Sanremo, la corsa sognata per tutta la carriera e poi vinta a 35 anni. Una corsa affascinante e misteriosa, come ha confermato l’ultima edizione persa da Sagan sul filo di lana: “Sagan è stato battuto da sé stesso, per un eccesso di sicurezza, sarebbe dovuto partire dopo” ha confidato Cipollini.