Sembra una vera opera di accerchiamento quella a cui è sottoposto il Team Sky. Lo squadrone britannico è da mesi al centro di infinite polemiche per le sue pratiche ritenute al limite del regolamento in materia di doping. Dopo le ambigue esenzioni terapeutiche richieste da Bradley Wiggins prima dei grandi giri, il misterioso pacchetto contenente dei farmaci consegnato allo stesso campione al Delfinato 2011, è ora la volta di una nuova storia resa pubblica dal quotidiano Daily Mail. Secondo il giornale britannico il Team Sky avrebbe sperimentato il Viagra durante un campo di allenamenti in altura all’inizio della sua avventura nel mondo del Ciclismo professionistico.

Ciclismo: le zone grigie della Sky

Dopo le tante notizie uscite negli ultimi tempi sull’operato del Team Sky si sta diffondendo l’opinione che la squadra britannica abbia scelto di entrare in una zona grigia tra pulizia e doping per poter migliorare fino al limite le prestazioni dei propri atleti. In questa politica, definita dei maginals gains, rientrerebbe anche quanto emerge dalle rivelazioni del Daily Mail. La storia svelata dal giornale britannico risale a qualche anno fa, quando il Team Sky stava entrando nel grande ciclismo. La squadra avrebbe testato il Viagra, la pillola del sesso, per capire quali possibili vantaggi avrebbe potuto avere nella prestazione atletica dei propri corridori.

I test sarebbero avvenuti durante un periodo di ritiro in altitudine. Secondo alcuni esperti il Viagra avrebbe un effetto dopante vero e proprio, anche se non è stato inserito nella lista dei prodotti vietati. “Ci sono credibili rapporti scientifici per dimostrare che migliora le prestazioni in alcune circostanze, quindi dovrebbe essere vietato”, ha spiegato Don Catlin, un esperto di antidoping americano, aggiungendo particolari inquietanti. “Ci sono degli effetti collaterali per le persone che lo usano senza averne un bisogno medico effettivo, quindi non è una buona idea farlo provare ai corridori senza fare degli studi in anticipo”.