Non è stata una Tirreno Adriatico particolarmente brillante per Vincenzo Nibali. Passato il weekend con le tappe più probanti e adatte alle sue caratteristiche, il campione siciliano e lo staff del Team Bahrain Merida possono tracciare un bilancio della partecipazione alla Corsa dei due Mari. Nibali ha sofferto sia nell’arrivo in salita del Terminillo, dove ha parlato anche di errori tattici, che nella tappa dei muri fermani, ma ha preso la corsa come un punto di passaggio per costruire la condizione migliore in vista del Giro d’Italia.

Nibali: “Tanta strada prima del Giro”

Per Nibali la Tirreno Adriatico è stata la prima occasione per un confronto davvero importante, il momento per valutare i valori in campo e capire se la strada di avvicinamento al Giro d’Italia è quella giusta. Il campione siciliano ha impostato tutta la sua stagione sul Giro, ed anche questa presenza alla Tirreno Adriatico è stata vissuta fin dalla programmazione come una tappa intermedia verso la corsa rosa più che come una gara in cui cercare il risultato. Nibali ha ammesso di essersi presentato alla Tirreno con un paio di chili di troppo rispetto al suo peso forma e di aver ancora bisogno di creare un amalgama perfetto con la sua nuova squadra. “Mi manca un po’ di condizione, forse le mie gambe hanno bisogno di un’altra corsa” ha spiegato il campione siciliano “Devo migliorare in salita, ma questo era il primo arrivo in salita che facevo.

Forse dipende dal peso, ma sto andando meglio giorno dopo giorno e c’è ancora tanta strada da qui al Giro d’Italia”.

Un errore sul Terminillo

Nibali ha parlato anche della squadra e della strategia adottata sul Terminillo, quando ha chiesto ai suoi compagni di fare il ritmo in testa al gruppo per poi rimanere staccato quando la corsa si è accesa.

“La tappa del Terminillo è stata anche l’occasione per comprendere i meccanismi della squadra” ha spiegato Nibali “Non avevamo mai fatto un lavoro del genere, era la prima volta e forse è stato un errore iniziare a tirare il gruppo così presto. Abbiamo bisogno di capire i meccanismi e forse ci manca un po’ di condizione”.

I risultati non esaltanti non hanno né preoccupato né sorpreso Paolo Slongo, il preparatore di Nibali, che ha rimarcato come la sua stagione sia tutta incentrata sul Giro: “Per il Giro non sono preoccupato, è solo che potrebbe arrivarci con un umore migliore vincendo qualcosa prima” ha spiegato Slongo “Qui alla Tirreno è in buona condizione ma non al meglio, non può essere al 100% in queste gare, il Giro d’Italia è l’obiettivo più importante”.