Al Palaeinaudi di Moncalieri ha trionfato il brianzolo Alessio martino. L'atleta di brianza Fighting si è laureato Campione Italiano Pro vincendo sul ring contro Christian Lucia dell'Academy di Sipio. Martino, ancora emozionato per la vittoria, ha raccontato a Blasting News le emozioni dopo la vittoria

A Moncalieri il trionfo di Alessio Martino

Non ci crede ancora in questo successo costruito su una vita di sacrifici. A distanza di alcune ore, Alessio Martino non sta nella pelle. 'È un sogno ad occhi aperti, sabato sera mi sono goduto istante per istante i momenti della vittoria.

Inseguivo questo sogno da tanti anni. La Wmc è come la serie A nel nostro sport. Il titolo è il coronamento di una carriera. Ci si arriva per meriti sportivi e per una lunga selezione'.

Poi il racconto della sfida vinta al Palaeinaudi: 'Ho vinto per ko, una grande libidine. il match era fuori casa, il mio avversario era di Torino. Oltretutto l'avevo già battuto a giugno in un prestige fight e anche in quella occasione alla prima ripresa, ma con una dinamica diversa. Queste - ha proseguito Martino - non sono rivincite serenissime, l'avversario aveva sicuramente il dente avvelenato. Io sapevo di dover dare qualcosa di più. C'era molta tensione nell'aria, a maggior ragione quando si tratta di una rivincita e in più con questo titolo molto prestigioso in palio.

Cos'ha fatto la differenza? Io sono salito sul ring molto concentrato e lucido, per avere delle prestazioni atletiche performanti non bisogna essere nervosi, troppa tensione irrigidisce anche il corpo. La tensione nelle nostre competizioni non fa bene perché nella muay thai serve molta elasticità per rendere i movimenti fluidi ed esplosivi'.

Dalla Nazionale al titolo italiano

Ma quanto tempo ci vuole per preparare una competizione come la muay thai? È lo stesso Martino a spiegarlo. 'La preparazione è molto lunga, ho iniziato a gennaio, a pieno regime, con i tecnici che mi seguono ogni giorno: da mio fratello Fabio della mia palestra Brianza Fighting Gym di Villasanta, il mio Maestro e fratello d'armi Diego Voltolin della Lottatori Milano e tutti gli altri colleghi di squadra.

Ho dedicato tutto il mio tempo a questa preparazione. Io lavoro come docente al Mapelli di Monza, faccio avanti indietro casa, scuola e palestra, tutti i giorni da lunedì a sabato. È una full immersion che coinvolge anima e corpo, non c'è nessun'altra cosa che mi regala queste emozioni'.

Il nome di Alessio Martino era già diventato noto nel 2010, per essersi classificato al primo posto ai campionati italiani 1^ serie. 'In quell'occasione ho avuto anche l'onore di indossare la maglia degli azzurri e gareggiare con la Nazionale in Thailandia ai Campionati Mondiali di Bangkok. Nel 2011 ho vinto un bronzo contro un fortissimo avversario ucraino, Maxim Fedorkov. Nel 2012, invece, ho affrontato nella sfida al Titolo Europeo (Italia contro Polonia, ndr) un altro avversario quotatissimo come Thomas Makowsky.

Queste date risalgono a qualche annetto fa poichè per motivi di salute ho dovuto concentrare la mia battaglia contro un ostacolo imprevisto che grazie all'affetto di tutti siamo riusciti a superare'.

La felpa degli Ultras Monza per il trionfo

Per Alessio Martino - dopo il successo - è tempo di dediche: 'La faccio in primis alla mia famiglia, ai miei fratelli, a tutti i miei amici e gli allievi che hanno alimentato il sogno di vincere questa sfida. Questa - ha concluso - è una vittoria di tutti, tutti quelli che ci han creduto e che sabato tifavano da casa e per chi riempiva gli spalti del palazzetto di Moncalieri con un'energia fortissima che durante l'Inno di Mameli respiravo nelle vene. Nel palazzetto c'erano mille persone, i nostri si sono fatti sentire anche con tamburi e megafoni, e vedere con l'invasione del ring durante la premiazione. Ringrazio di cuore gli amici della curva del Calcio Monza e i SAB per il supporto'.