Dopo quasi vent’anni dall’impresa di Marco Pantani sarà la volta buona per rivedere un campione trionfare al Giro d’Italia e al Tour de France nella stessa stagione? Sarà Nairo Quintana a provare l’accoppiata ai limiti dell’impossibile che dagli albori del Ciclismo scatena la fantasia e le discussioni tra gli appassionati e gli addetti ai lavori. Il colombiano della Movistar ha preparato con grande scrupolo il doppio assalto, lavorando su diversi particolari come la posizione a cronometro, e studiando un programma di gare inedito.

Quintana, una prima parte di stagione leggera

A poco più di una settimana dall’inizio del Giro d’Italia, Nairo Quintana è tornato a parlare della sua grande sfida. Il colombiano ha spiegato che il primo segreto per puntare all’accoppiata Giro – Tour è stata la programmazione molto leggera della prima parte di stagione. Quintana non corre dalla vittoriosa Tirreno Adriatico di metà marzo, e prima della corsa rosa riprenderà il ritmo con i tre giorni di gara della Vuelta Asturie, al via sabato. In totale saranno appena 19 giorni di corsa quelli con cui il campione della Movistar arriverà alla partenza del Giro d’Italia. “Penso che siano sufficienti, mi sento nella condizione in cui dovrei essere perché non devo dimenticare che dopo il Giro ci sarà il Tour” ha spiegato Quintana.

“Non si possono aggiungere troppi giorni di corsa per non finire cotti”.

L’altura e la nuova posizione

Quintana ha poi raccontato come ha trascorso questi ultimi 40 giorni in cui non ha gareggiato. “Sono stato in Colombia, ad allenarmi a casa, in altura” ha spiegato il campione della Movistar. “E’ venuto con me anche il mio allenatore e siamo rimasti concentrati sul primo obiettivo, vincere il Giro d'Italia.

L’allenamento a casa e le tre settimane del Giro mi faranno arrivare in perfetta forma al Tour”. Quintana ha spiegato di aver lavorato molto sulla posizione a cronometro negli ultimi tempi: “Abbiamo fatto delle modifiche e mi sono allenato più del solito con la bici da cronometro, anche perché al Giro c’è una crono molto lunga”.

Pur con l’esperienza del doppio impegno Tour – Vuelta già vissuta diverse volte, Quintana ha spiegato di trovarsi di fronte ad un’avventura molto diversa stavolta: “L’anno scorso avevo preparato solo il Tour, alla Vuelta sono andato per un ripensamento” ha raccontato il colombiano. “Questa volta i preparativi sono cambiati perché sapevo fin dall’inizio di correre sia il Giro che il Tour”.