Peter Sagan si è già buttato alle spalle la stagione delle classiche che gli ha riservato più delusioni che gioie. Il Campione del Mondo arrivava ai grandi appuntamenti della primavera sulla scia delle due vittorie di tappa della Tirreno Adriatico, quanto mai spettacolari, ma nelle classiche monumento non è riuscito a centrare il bersaglio grosso. Tra errori, giochi tattici, qualche limite della sua Bora Hansgrohe e molta sfortuna, Sagan si è dovuto accontentare di chiudere la campagna del nord con un solo podio, il terzo posto nella Gand Wevelgem.

Sagan: ‘La prestazione non è mancata’

Sagan è tornato a parlare della sua primavera di classiche a margine di un evento promozionale in Austria.

Il Campione del Mondo ha dimostrato di aver pienamente assimilato la serie di delusioni rimediate tra Sanremo, Fiandre e Roubaix, come vuole il suo modo leggero di affrontare la vita. “Non si può cambiare quello che è successo” ha dichiarato Sagan, che si è detto soddisfatto delle sue prestazioni. “La prestazione è stata buona, c’è stata un po’ di sfortuna con quello che è successo nelle corse”. Il campione della Bora Hansgrohe non ne ha però certo fatto un dramma: “Ci sono diverse cose che possono essere frustranti, una corsa in bicicletta non è una di queste. Un anno è più positivo, uno meno, questa è la vita. Ma abbiamo ancora otto mesi davanti e non c’è tempo per pensare troppo alla storia”.

Un’altra maglia verde da prendere

Peter Sagan tornerà prestissimo alle corse. La pausa post classiche sarà quest’anno più breve per il campione slovacco. Con il passaggio ad una squadra tedesca come la Bora Hansgrohe, Sagan tornerà già il primo maggio nella corsa di Francoforte prima del solito appuntamento con il Giro di California un paio di settimane più avanti.

Il punto focale della prossima parte di stagione sarà però il Tour de France, in cui Sagan avrà un appuntamento personale con la storia del Ciclismo, a caccia della sesta maglia verde per appaiare Erik Zabel. Ma il pensiero di Sagan è come sempre tra il leggero e lo svagato: “Se vado al Tour de France tutti si aspettano che vinca di nuovo la maglia verde.

Ogni anno è diverso, tutti sono motivati, e vedremo dopo 10 o 15 giorni come andranno le cose e se si è ancora in gioco o no” ha spiegato Sagan, che però ha dato il meglio in tal senso offrendo il suo parere sui Mondiali in cui difenderà la maglia iridata. “Non lo so, non conosco il percorso” ha tagliato corto Sagan.