Compagni per tanti anni, ma soprattutto rivali, forse anche nemici. Greg Van Avermaet e Philippe Gilbert non si sono mai amati ma hanno dovuto sopportarsi prima alla Lotto e poi alla BMC. Alle semiclassiche del pavè li abbiamo visti finalmente da avversari veri e al Giro delle Fiandre di domani si presenteranno al via tra i grandi favoriti della corsa, uno contro l'altro. Alla vigilia della classicissima fiamminga Gilbert ha parlato al giornale belga Het Nieuwsblad, rispondendo anche ad alcune domande sul suo rapporto con Van Avermaet.

Gilbert: 'Non invidio nulla a Van Avermaet'

Philippe Gilbert e Greg Van Avermaet si trovarono assieme nella Silence Lotto nelle stagioni 2009 e 2010. Non fu una convivenza facile, sia per motivi caratteriali che tecnici, con il sovrapporsi di obiettivi comuni, e Van Avermaet finì per lasciare la squadra belga ed approdare alla BMC nel 2011. Si può immaginare la felicità del corridore fiammingo quando la BMC decise di ingaggiare a suon di milioni anche Gilbert nel 2012, dopo quella stagione strepitosa in cui vinse Amstel, Freccia e Liegi. Van Avermaet, che doveva ancora compiere l’ultimo step per diventare davvero un campione, si ritrovò così ancora una volta in un ruolo secondario e dovette faticare non poco per conquistarsi il suo spazio.

Negli ultimi anni, con l’appannamento di Gilbert e la crescita di Van Avermaet, i rapporti di forza erano cambiati, ma con il passaggio alla Quickstep il vallone ha trovato un rilancio che sembrava difficilmente pronosticabile. Domani al Giro delle fiandre anche la loro sfida sarà uno dei temi caldi di una corsa che preannuncia un intrecciarsi di storie e motivi elettrizzanti.

Gilbert ha parlato del suo rapporto con Van Avermaet al giornale Het Nieuwsblad, confermando i problemi che ci sono stati: “Lui ha sempre dimostrato una sorta di rabbia nei miei confronti e non ho mai capito il perché” ha spiegato Gilbert “Io non ho mai avuto la stessa sensazione nei suoi confronti, non gli invidio niente”.

L’addio alla BMC

Gilbert ha svelato alcuni retroscena della difficile convivenza con Van Avermaet e sui motivi dell’addio alla BMC. “I suoi sostenitori sono stati molto duri con me, dopo il campionato belga si sono comportati molto male” ha rivelato il campione ora alla Quickstep, che non ha ricordi completamente positivi dell’avventura alla BMC. “Io sono molto competitivo, voglio sempre vincere, preferibilmente in maniera personale ma posso godere anche di una vittoria di squadra. Questa è la differenza che c’è con la BMC” ha spiegato Philippe Gilbert, che con la Quickstep ha orchestrato già un perfetto gioco di squadra per aiutare Lampaert a vincere la Dwars door Vlaanderen. “Alla BMC a volte mi annoiavo perché si correva per arrivare in volata senza provare a fare nulla prima. Ma non ho parole negative contro i miei ex datori di lavoro” ha concluso Gilbert.