È stata una prima volta dura ma appagante per Sonny Colbrelli sulle strade e sui muri del Giro delle Fiandre. A quasi 27 anni e alla sua prima stagione nel World Tour il corridore bresciano ha finalmente avuto l’opportunità di misurarsi con una corsa che ben calza sulle sue caratteristiche tecniche di uomo esplosivo e resistente. Nonostante un avvicinamento complicato da una caduta a due giorni dalla corsa, Colbrelli è sempre rimasto nel vivo del Fiandre concludendo con un decimo posto carico di nuove prospettive.

Colbrelli, un avvio difficile

Sonny Colbrelli ha ben iniziato questa sua prima stagione in una squadra World Tour, il Team Bahrain Merida. Ha vinto una tappa alla Parigi Nizza ed è entrato nella top ten in una classica tecnica e difficile come Harelbeke, con un settimo posto.

Per il suo debutto al Giro delle fiandre c’erano dunque molte e motivate attese, ma tutto sembrava essere vanificato dall’incidente occorso venerdì in allenamento. Colbrelli era caduto facendo dietro moto: “Venerdì non riuscivo nemmeno a pensare di poter finire il Giro delle Fiandre nella top ten” ha spiegato il corridore bresciano “Averlo finito è come una vittoria. All’inizio avevo delle brutte sensazioni ma ho stretto i denti”.

Colbrelli è riuscito a superare la fase più critica, è rimasto sempre a contatto nel gruppetto dei migliori, via via sempre più ridotto, ed anche negli ultimi passaggi su Oude Kwaremont e Paterberg non ha perso la scia di Kristoff e compagni. “Ero in buona forma ma dopo la caduta di venerdì non potevo pretendere di più dalle mie gambe” ha continuato Colbrelli “Sentivo dolore al piede ma ho cercato di resistere e posso essere felice, è stata una bella esperienza”.

E alla fine il corridore del Team Bahrain è riuscito a strappare un bel decimo posto, arrivando nello stesso gruppo di Kristoff e Degenkolb, due corridori che al nord hanno già vinto. Colbrelli si prenderà ora una piccola pausa per puntare poi all’Amstel Gold Race, la corsa olandese nella quale fu terzo un anno fa.