Torna lo Stelvio al Giro d’Italia. Tre anni dopo l’epica e discussa tappa sotto la neve che consegnò la maglia rosa a Nairo Quintana, la più classica Cima Coppi del Giro è ancora il giudice per i pretendenti al trono della corsa. Per fortuna stavolta le condizioni si preannunciano molto più rassicuranti. In un Giro finora baciato dal sole e dalle alte temperature anche un punto solitamente critico come il Passo dello Stelvio promette una giornata di bel tempo. Saranno presi però degli accorgimenti per evitare il rischio di valanghe.

Giro d’Italia, ecco il tappone

È la tappa che tutti gli appassionati di Ciclismo aspettano. Domani, martedì 23 maggio, la corsa rosa affronta una dopo l’altro il Passo del Mortirolo da Monno, lo Stelvio da Bormio e di nuovo il gigante alpino dal versante svizzero. Anche il chilometraggio sarà da vero tappone, ben 222 km.

La partenza sarà da Rovetta, ancora nel bergamasco, dirigendosi verso la Val Camonica dove si inizierà a salire verso il Passo del Mortirolo. Non sarà la scalata dal versante più classico, ma si salirà da Monno, la strada affrontata nel Giro del ’90, quando il Mortirolo fu inserito per la prima volta nel percorso della corsa rosa. È una salita più facile rispetto a quella dal versante valtellinese di Mazzo, ma è sempre un’ascesa di 12 km con una pendenza media vicina all’8%.

Si scenderà poi in Valtellina per raggiungere Bormio dove si inizierà la prima scalata allo Stelvio, oltre 20 km di salita al 7%. La discesa porterà verso Trafoi con una sequenza impressionante di tornanti, per poi girare verso la Svizzera e cominciare la salita del Giogo di Santa Maria. È la strada che dalla Svizzera riporta verso lo Stelvio, congiungendosi a quella che arriva da Bormio a circa 3 km dalla vetta.

Saranno altri 13 km di salita con una pendenza sopra l’8%. Da qui mancheranno circa 20 km, quasi tutti in discesa verso il traguardo di Bormio, sulla strada già affrontata precedentemente in salita.

Stelvio, tutto ok

Quando si sale a quote così elevate come i 2758 metri dello Stelvio ci sono sempre grandi rischi per le condizioni meteo.

A fine maggio non è raro trovare giornate di neve e di intenso maltempo s queste quote, basti pensare alla tappa del Giro d’Italia 2014 che arrivava a Val Martello e che proponeva lo Stelvio. Quel giorno Quintana approfittò proprio della neve e del caos per un attacco molto discusso in discesa con cui conquistò la maglia rosa. Senza pensare che proprio quella tappa era stata cancellata un anno prima per le avverse condizioni meteo.

Stavolta tutto invece è tranquillo. La strada dello Stelvio è stata appena riaperta. Anche in quota le condizioni sono ottime e non sono previste precipitazioni. I corridori troveranno la strada dello Stelvio perfettamente pulita e con un metro di neve ai lati nella parte più alta della scalata.

L’unica problematica è legata al rischio di valanghe. Per questo l’organizzazione ha disposto di vietare il transito sullo Stelvio ad una parte delle moto e auto del seguito per limitare vibrazioni e rumori.

L’omaggio a Coppi e Scarponi

La Rovetta – Bormio sarà una tappa speciale anche per ricordare due campioni di epoche diverse. Il Passo del Mortirolo sarà dedicato a Michele Scarponi, che nel 2010 ottenne la sua ultima vittoria al Giro in una tappa che transitava proprio su questa montagna. Per seguire tutta la scalata al Mortirolo sarà anche anticipata la diretta tv, prevista per questa tappa dalle 12,30.

Lo Stelvio sarà invece la “Cima Coppi”, la montagna più alta del Giro d’Italia. Proprio sullo Stelvio il Campionissimo costruì la vittoria del suo ultimo Giro d’Italia, quando nel 1953 riuscì a staccare lo svizzero Hugo Koblet arrivando tutto solo a Bormio e vestendo la quinta maglia rosa alla vigilia della passerella finale.