Si conclude con un po’ di delusione la prima tappa di montagna del Giro d’Italia 2017. La lunga scalata all’Etna non ha acceso la sfida tra i grandi favoriti, con il solo Vincenzo Nibali che ha provato un breve attacco a 3 km dall’arrivo. Del nulla di fatto tra i campione ne ha approfittato Jan Polanc, che ha portato a termine una fuga da vera impresa, scalando tutto solo l’Etna. La maglia rosa è passata ora a Bob Jungels, ma tutti i favoriti sono ancora praticamente appaiati in attesa del sfida che viene rimandata al Blockhaus.

Giro d’Italia, vince la fuga

La prima attesa tappa di montagna del Giro d’Italia 2017, con l’arrivo sull’Etna, ha applaudito soprattutto un gruppetto di attaccanti partiti alle prime pedalate. A provarci sono stati Alafaci (Trek), Brutt (Gazprom), Van Rensburg (Dimension Data) e Polanc (UAE Emirates). La Quickstep della maglia rosa Gaviria ha controllato la testa del gruppo, poi anche le altre squadre dei favoriti alla vittoria finale hanno cominciato ad affacciarsi nelle prime posizioni. La fuga ha guadagnato un buon vantaggio, sugli otto minuti, ma la scarsa consistenza numerica del gruppetto all’attacco ha fatto immaginare ad un facile rientro del plotone. Così non è stato, perché se Alafaci e Brutt si sono dovuti arrendere prima di arrivare alla salita finale, e anche Van Rensburg ha alzato bandiera bianca alle prime pendici dell’Etna, Jan Polanc ha sfruttato le sue doti di scalatore e il clima da attesa del gruppo per mettere le mani sul successo.

Sfida rimandata al Blockhaus

Polanc ha cominciato gli ultimi 18 km di salita verso l’Etna con 4 minuti di vantaggio, ha sofferto in molti tratti a causa delle pendenze e del vento, ma ha stretto i denti e grazie all’attendismo dei big è andato a vincere come due anni fa sull’Abetone. In gruppo la corsa è stata piatta, con solo la classica selezione da dietro che non riservato sorprese e una foratura di Mikel Landa (Sky) verso metà salita che ha costretto il basco a fare uno sforzo notevole per rientrare.

Rolland (Cannondale) ha cercato un attacco solitario ma non è riuscito a fare il vuoto, poi il Team Bahrain ha preso la testa con Pellizotti e Siutsou ma senza sgretolare davvero il gruppo. Alla fine Nibali ha provato con un allungo a 3 km dall’arrivo, ma complice anche il vento non ha fatto la differenza e la Movistar ha annullato facilmente il tentativo senza far uscire allo scoperto Quintana.

Dopo un gioco di attacchi più fintati che portati realmente è stato Zakarin (Katusha) a trovare il tempismo per avvantaggiarsi nel finale e concludere con una decina di secondi di vantaggio sugli altri uomini di classifica tra cui non ci sono stati distacchi. La maglia rosa è passata così a Bob Jungels (Quickstep), ma subito dietro al lussemburghese i big sono tutti appaiati in attesa della sfida rimandata alla tappa del Blockhaus.