Il tentativo di storica doppietta Giro d’Italia – Tour de France è finito già nella prima metà dell’impresa. Nairo Quintana ha dovuto cedere la maglia rosa a Tom Dumoulin nella cronometro finale, difendendo per appena nove secondi la piazza d’onore dall’attacco di Nibali. Il campione colombiano non è riuscito a fare la differenza in salita come ci si aspettava e come sembrava possibile dopo il traguardo del Blockhaus sul quale aveva staccato tutti. Le successive tappe di montagna hanno mostrato un Quintana più passivo ed ora il colombiano ha spiegato il motivo di questo rendimento in calo.

Quintana: ‘In alcune tappe con la febbre’

Nairo Quintana sembrava aver già messo in fila gli avversari con l’arrivo in salita del Blockhaus, sul quale aveva staccato tutti. Era la prima vera difficoltà del Giro d'Italia e con tante montagne davanti sembrava l’inizio di una recita vincente per lo scalatore colombiano. Invece non è andata così, non tanto per i distacchi rimediati da Dumoulin nelle cronometro, già preventivabili, ma perché da Oropa alle grandi montagne dell’ultima settimana Quintana non è più sembrato così brillante ed incisivo. Il colombiano è rimasto quasi sempre sulla difensiva e nelle poche occasioni in cui ha provato uno scatto non è più riuscito a fare la differenza come sul Blockhaus.

“Ci sono state alcune tappa di montagna in cui potevo fare di più, ma le forze erano quelle che erano” ha ammesso Quintana. “Ho passato alcuni giorni difficili, ho avuto la febbre, cercando di arrivare con gli altri uomini di classifica come potevo” ha aggiunto il colombiano.

‘Non sono una macchina’

Quintana ha comunque concluso il suo Giro d’Italia guardando al bicchiere mezzo pieno, nonostante non sia arrivata quella vittoria che tutti pronosticavano alla vigilia.

“Non siamo macchine che possiamo fare tutto abbiamo previsto e non dobbiamo essere delusi di un podio” ha spiegato Quintana. “Siamo soddisfatti, la squadra ha fatto un grande lavoro, questo è certamente l'aspetto migliore. Sono molto grato alla squadra.”

Quintana ha poi reso pieno merito al vincitore del Giro d’Italia Tom Dumoulin: “All’inizio non era il rivale principale ma ha finito per batterci tutti” ha continuato il colombiano. “E’ stato fortissimo a cronometro e molto resistente in montagna, ha meritato la vittoria” ha concluso Quintana che ora si prenderà una pausa per preparare il Tour de France.