Nella seconda giornata di riposo al 100° Giro d’Italia, spunta sulla rete un filmato girato da un tifoso, che vede protagonista il corridore Filippo Pozzato della Wilier Triestina Selle Italia. L’episodio è avvenuto durante la nona tappa, che ha portato i corridori da Montenero di Bisaccia al Blockhaus, con arrivo in salita. Tappa che è stata vinta da uno dei favoriti per la vittoria finale, il colombiano Nairo Quintana, che ha conquistato anche la maglia rosa di leader della classifica generale.

Il tifoso offre una birra a Pozzato

Nell’ascesa finale verso il traguardo del Blockhaus, alcuni tifosi attendono il passaggio di un gruppo di ritardatari guidati da Filippo Pozzatto.

E’ proprio il 35enne corridore vicentino l’obiettivo di questi tifosi che, alla vista del loro beniamino, lo attendono con una bottiglia di birra in mano, già stappata e pronta per l’utilizzo.

‘Pippo, la birra’, grida il gruppo di sostenitori, invitando il corridore ad un particolare ristoro volante. Senza nessun timore, Pozzato prende la bottiglia e sorseggia un po’ di birra, prima di restituirla ai legittimi proprietari.

Nell’euforia del gesto, i ragazzi incitano il loro beniamino e, mentre scorre il gruppetto, invitano anche altri corridori con la frase ‘Volete favorire?’. Nessuno imita il gesto di Pozzato, neanche il colombiano Fernando Gaviria, già vincitore di due tappe in questa edizione e titolare della maglia ciclamino di leader della classifica a punti.

Gesto goliardico ma rischioso

Il gesto di Pippo Pozzato ha fatto sicuramente divertire i suoi tifosi che hanno immortalato questo gesto, che possiamo definire goliardico. Ma il suo comportamento lo ha esposto a un grosso rischio. In particolare, non conoscendo la provenienza di quello che era contenuto nella bottiglia di birra, non si poteva escludere la presenza di qualche sostanza vietata, che poteva provocargli problemi in caso di controllo antidoping.

Il mondo del Ciclismo è molto attento a queste dinamiche, tant’è che i medici sono molto precisi a comunicare all’UCI eventuali necessità di utilizzare farmaci per curare alcune patologie. Lo scorso anno tocco al britannico Simon Yates, incappare in un malinteso, poiché il suo medico aveva dimenticato proprio di richiedere l’autorizzazione all’utilizzo di un farmaco per l’asma.

Mentre è ancora fresco il caso di Nicola Ruffoni, ciclista della Bardiani, fermato alla vigilia del Giro d’Italia per una positività che ha riscontrato la presenza di un ormone della crescita, che invece secondo il corridore potrebbe essere dovuto all’utilizzo di antibiotici utilizzati per curare una forte prostatite.