Eccoli i 198 corridori che domani, sabato 1° luglio, partiranno da Dusseldorf per il Tour de France. La presentazione delle squadre di ieri ha scoperto nomi e volti, ma anche le nuove maglie di diverse squadre. Trek Segafredo e Team Sky hanno cambiato i propri colori scegliendo il bianco. Anche la Katusha Alpecin ha dato una decisa spruzzata bianca nella parte alta della sua maglia, e così potrebbe essere non proprio immediata l’individuazione delle varie squadre. Nella starting list l’ultima novità resta l’ingresso di Haimar Zubeldia al posto di Andrè Cardoso, sospeso per doping, nella Trek Segafredo.

Tour de France, la corsa alla maglia gialla

Le attese della vigilia sono altissime per questo Tour de France, perché da diversi anni non capitava di arrivare alla partenza senza un favorito chiaro. I punti di riferimento restano Chris Froome e la sua Sky, ma più per l’esperienza, per i tre Tour già vinti e per la forza straordinaria della squadra piuttosto che per l’impressione destata quest’anno. Il britannico sembra aver iniziato la parabola discendente e in questa stagione non si è mai visto neanche uno sprazzo del miglior Froome. Ma resta un campione che ha vinto tre volte il Tour e che ha una squadra nettamente superiore alle altre.

Per contro Richie Porte sembra aver raggiunto la piena maturità e si candida come il rivale più forte per la conquista di questo Tour de France.

L’australiano dovrà però dimostrare di aver raggiunto una maggior concretezza e costanza sulle tre settimane e vedremo anche se la sua BMC si rivelerà all’altezza. Tra gli altri corridori da classifica Quintana lascia qualche dubbio sul recupero dopo il Giro d’Italia e la Movistar ha anche la carta Valverde.

Contador viaggia ormai verso i 35 anni e non è più quello di un tempo ma è sempre in grado di tirare fuori dal cilindro il colpo del fuoriclasse.

La Francia attende Romain Bardet, secondo un anno fa e particolarmente tagliato per questo percorso. E poi la speranza del ciclismo italiano Fabio Aru, che tra Delfinato e Tricolore ha ritrovato la giusta verve e condividerà la guida della Astana con un Fuglsang in gran spolvero. Attenzione poi agli outsider che in un Tour de France equilibrato come questo potrebbero inserirsi nella corsa al podio, i vari Majka, Meintjes, Uran, Daniel Martin, Simon Yates e l’incognita Chaves.

Campioni da tappe

Sarà un Tour de France stellare anche per la corsa alle vittorie di tappa. Per le volate pure Mark Cavendish non sembra in grado di riproporre il predominio della scorsa stagione. Il britannico arriva da una lunga inattività per la mononucleosi e non è certo al top della forma. Marcel Kittel e Andrè Greipel sono i due nomi più classici, ma Arnaud Demare ha dimostrato di essere ormai a livello dei più forti e di poter contare su due apripista eccezionali come Cimolai e Guarnieri. La sfida vedrà tanti contendenti, a partire da Bouhanni e Groenewegen per andare a quei campioni più eclettici come Degenkolb, Kristoff, Matthews, il nostro Colbrelli e naturalmente l’iridato Peter Sagan, pronto a duellare su tutti i traguardi. Ci si aspetta un colpo ad effetto anche dai campioni che hanno infiammato le classiche del nord, a partire da Van Avermaet e Gilbert.