È durata solo due giorni la parentesi in maglia gialla di Fabio Aru. Anche oggi, senza una squadra all’altezza, il campione sardo non è riuscito a mantenersi nelle prime posizioni del gruppo che si è spezzato salendo alla rampa finale di Rodez, traguardo della quattordicesima tappa del Tour de France. Aru ha ceduto 25’’ a Chris Froome che è tornato a guidare la classifica. Michael Matthews ha messo la sua firma sulla vittoria di tappa battendo in un arrivo da gran classica Greg Van Avermaet, Edvald Boasson Hagen e Philippe Gilbert.

Tour de France, De Gendt ancora in fuga

La tappa numero 14 del Tour de France prometteva un finale scoppiettante con tanti saliscendi e l’arrivo sul muro di Rodez, 500 metri al 10%. La corsa è iniziata con una fuga di Hollenstein (Katusha), De Gendt (Lotto Soudal), Voeckler (Direct Energie), Roosen (Lotto Jumbo) e Bouet (Fortuneo). Con un arrivo tagliato su misura per i corridori da classica sono state la BMC di Van Avermaet e la Sunweb di Matthews a fare da punto di riferimento e prendere la guida del gruppo. La fuga si è frastagliata sui saliscendi degli ultimi 50 km, finchè Thomas De Gendt è rimasto da solo in una delle sue consuete azioni. Ma anche per la stanchezza accumulata facendo il gregario a Greipel in queste due settimane, il belga non è riuscito ad opporre la solita resistenza al gruppo.

A 13 km dall’arrivo, in un tratto in salita, è avvenuto il ricongiungimento. Lammertink (Katusha) e Perichon (Fortuneo) hanno tentato un contrattacco, ma sono stati subito stoppati da Caruso e Arndt.

Aru in fondo al gruppo

Il finale è stato tecnico e frenetico, con la Sky schierata nelle prime posizioni a proteggere Chris Froome e con Fabio Aru tutto solo a lottare nelle retrovie.

Senza compagni di squadra la maglia gialla non è riuscita a farsi largo nella bagarre, approcciando così gli ultimi 500 metri di salita verso il traguardo di Rodez nella coda del plotone. Davanti sono stati i grandi nomi delle classiche a sfidarsi. Naesen (AG2R) ha preso davanti lo strappo, ma senza riuscire a fare la differenza.

Gilbert (Quickstep) è partito poi lungo, ma negli ultimi 200 metri si è spento mentre Michael Matthews (Sunweb) ha fatto valere il suo sprint con tempismo perfetto. Van Avermaet (BMC) non è riuscito ad impensierirlo e l’australiano ha così potuto conquistare il successo. Terzo posto per Boasson Hagen su Gilbert, MacCarthy e Colbrelli.

Froome è arrivato nelle prime posizioni insieme a Uran, con Bardet poco dietro e Aru rimasto invischiato nelle retrovie. Il sardo ha ceduto ben 25’’ al britannico, che si è così rimpossessato della maglia gialla ribadendo la netta differenza di forza tra la Sky e la Astana.

Ora Froome guida con 19’’ su Aru, 23’’ su Bardet e 29’’ su Uran.