Pronostico rispettato in pieno. Floyd Mayweather batte, per KO tecnico, Conor Mcgregor alla decima ripresa e conquista la 50esima vittoria senza sconfitta della sua carriera da pugile.

Il match ormai da mesi era presentato non solo come una lotta tra due combattenti, ma anche e soprattutto come il confronto tra le due discipline da combattimento che più di tutte hanno spopolato e continuano a regalare grandi emozioni.

Il Match

Ieri notte dopo le numerose polemiche delle settimane scorse, innescate sopratutto dal team McGregor, si è giunti all'epilogo che più o meno tutti agli addetti ai lavori avevano pronosticato anche se con un po' troppo ottimismo nei confronti di Floyd Mayweather.

Lo statunitense, infatti, ha avuto si la meglio sull'irlandese, ma solo dopo dieci riprese durante le quali McGregor ha dimostrato un grande spirito da guerriero, senza mai tirarsi indietro sui colpi dell'avversario. E dire che proprio l'irlandese aveva iniziato il match con un ottimo ritmo, mettendo in più di una occasione in difficolta Mayweather, che infatti è stato costretto durante le prime tre riprese a difendersi in più di una occasione.

La svolta

La stoffa del campione di pugilato è uscita fuori pian piano dalla sesta ripresa in avanti, quando McGregor ha cominciato a mostrare i primi segnali di cedimento sia sul piano fisico e sia inevitabilmente sul piano tecnico come già evidenziato durante il media day aperto ai giornalisti. Il campione irlandese di MMA infatti si è trovato per la prima volta a dover affrontare un match che va oltre i 25 minuti di combattimento (nello UFC sono previsti round da 5 minuti per un massimo di 5 riprese) e dalla settima ripresa in avanti il calo è diventato sempre più evidente con Mayweather che lavorando di jab e diretto destro ha centrato in più di una occasione il volto dell'irlandese che con il passare dei minuti ha perso sempre più lucidità, fino alla decima e decisiva ripresa.

Dopo 1 minuto e 5 secondi dall'inizio della ripresa, con un McGregor che ha stento si reggeva in piedi e ormai incapace di difendersi, sotto gli attacchi sempre più pressanti di Mayweather, l'arbitro ha interrotto il match decretando la vittoria dello statunitense per KO tecnico.

L'onore delle armi

Nelle interviste a caldo Mayweather riconosce l'onore delle armi all'avversario, dal quale è rimasto sorpreso per le sue doti pugilistiche dopo neanche due mesi di pratica serrata in preparazione al match e, soprattutto, per aver resistito per ben dieci riprese sotto i colpi dello statunitense.

Dall'altro lato McGregor riconosce di essere arrivato alla decima ripresa esausto ma che avrebbe preferito che l'arbitro non fermasse il match almeno fino a quando "non fossi andato al tappeto". Resta il fatto comunque che i limiti tecnici dell'irlandese si sono visti e sono stati ben evidenti round dopo round.

Il ritiro

Per Mayweather è l'ultimo incontro, a fine match alla domanda su un altro eventuale match milionario ha ribattuto che questo "è veramente il mio ultimo match, non ce ne saranno altri".

Si conclude dunque la sua brillante carriera pugilistica con un record immacolato di vittorie, 50 in tutto, superando un altro mostro sacro della boxe, Rocky Marciano, fermo a 49 incontri vinti su 49 disputati. Il pugile statunitense si godrà ora una pensione ancor più milionaria grazie ad una borsa complessiva di 300 milioni di dollari guadagnati dopo la vittoria su McGregor.