La notizia dell'addio al Ciclismo di Alberto Contador ha provocato una pioggia di reazioni e commenti. Tra questi è stato particolarmente significativo quello di Giuseppe Martinelli, il direttore sportivo che lo ha seguito nella Astana, ed anche in quel famoso Tour de France poi cancellato per la positività al clenbuterolo. Martinelli ha tessuto le lodi del suo ex corridore, non solo atletiche ma soprattutto caratteriali, arrivando a metterlo al primo posto nella sua personale classifica dei campioni delle ultime generazioni, anche davanti ad un altro suo pupillo come Marco Pantani.

Martinelli: "Il più grande professionista"

Alberto Contador lascerà il ciclismo professionistico al termine della Vuelta Espana che scatterà tra una settimana, sabato 19 agosto, a Nimes. Sarà un addio che chiuderà un’epoca, un decennio in cui Contador ha conquistato vittorie e regalato emozioni, interpretando il ciclismo con il suo impeto battagliero e spettacolare, in antitesi rispetto al modo di correre algido che ha preso piede negli ultimi anni. Un campione sempre umile e pronto ad ogni sacrificio, voglioso di imparare e di migliorare anche dopo aver raggiunto il successo, con un temperamento unico che ha dato ulteriore valore al suo talento naturale. Così lo ha descritto chi ha condiviso con lui anche solo una piccola parte di questo decennio di successi, come Giuseppe Martinelli.

Il tecnico bresciano - che di campioni ne ha visti tanti - ha vissuto la stagione 2010 al fianco di Contador. Con la maglia della Astana, il campione spagnolo aveva conquistato il Tour de France, vincendo una spettacolare sfida con Andy Schleck; una vittoria poi cancellata per la discussa vicenda della positività al clenbuterolo.

"Contador è il professionista più professionista che ho mai avuto", ha dichiarato Martinelli alla "Gazzetta dello Sport".

"Lui ti ammazza di testa. La sua testa arriva chilometri prima delle gambe", ha continuato il tecnico bresciano.

"Davanti a Pantani"

Dalle pagine della "rosea", Martinelli si è poi lasciato andare ad un confronto con i grandi campioni da corse a tappe delle generazioni precedenti ad Alberto Contador, un esercizio sempre difficile quantomai affascinante.

"Contador ha passato due ere di ciclismo, negli ultimi 35 anni solo Indurain e Hinault sono stati come lui nei grandi giri. Pantani è dietro" ha dichiarato Martinelli, che con "Il Pirata" ha condiviso l'epoca d'oro alla Mercatone Uno, quella della doppietta Giro-Tour che, da allora, nessuno è più riuscito a ripetere, nemmeno Contador.