Al di là di un'impresa sportiva che sarà perennemente ricordata come la sconfitta di Usain Bolt, bisogna rendere i giusti meriti al vincitore. Per Justin Gatlin si tratta del secondo titolo mondiale sui 100 metri, conquistato a ben 12 anni di distanza dal primo. Nel 2005, infatti, il velocista newyorchese si era laureato campione mondiale sulla pista di Helsinki con il tempo di 9"88, davanti al giamaicano Michael Frater ed al nevisiano Kim Collins, quest'ultimo campione iridato uscente. Era il periodo d'oro della sua carriera, l'anno prima aveva vinto i 100 metri olimpici ad Atene e nel 2006 avrebbe eguagliato il primato mondiale sui 100 metri detenuto da Asafa Powell (9"77).

La bufera doping lo avrebbe travolto dopo pochi mesi, condannandolo ad un lungo stop (otto anni, poi dimezzati a quattro). Nella circostanza, la IAAF revocò anche il suo record mondiale. Ad ogni modo, l'aver conquistato un altro oro mondiale ad oltre un decennio di distanza dal primo, è certamente sinonimo di longevità sportiva. Del resto stiamo parlando di un atleta che gareggia da 14 anni, anche se bisogna togliere dal conto i quattro anni di riposo forzato.

Tutti i re dei 100 metri iridati

La speciale classifica dei vincitori dei 100 metri iridati, dal 1983 al 2017, vede al comando tre atleti a quota tre titoli. Si tratta di Carl Lewis, campione nel 1983, 1987 (il titolo gli verrà riconosciiuto nel 1988 dopo la squalifica di Ben Johnson per doping) e 1991; Maurice Green, iridato nel 1997, 1999 e 2001 ed Usain Bolt, vincitore ai Mondiali del 2009, 2013 e 2015.

Segue poi Gatlin con le vittorie già citate; gli altri atleti che si sono fregiati del titolo sono Linford Christie (1993), Donovan Bailey (1995), Kim Collins (2003), Tyson Gay (2007) e Yohan Blake (2011). Justin Gatlin è inoltre il campione mondiale dei 100 metri più 'anziano', con i suoi 35 anni. Il precedente primato in tal senso apparteneva al britannico Linford Christie che quando vinse il titolo nel 1993 aveva 33 anni.