Usain Bolt conquista in tranquillità la sesta batteria dei 100 metri piani ai mondiali di atletica leggera di Londra 2017, pur senza impressionare in modo particolare. Il Lampo consegue un tempo di 10"07. C'è da dire che nemmeno i diretti avversari hanno impressionato positivamente. Mohamed Farah, al contrario, sfiora la perfezione e tiene stretto il titolo di campione del mondo dei 10.000. Il "cocco di casa", proprio negli istanti finali, ha trovato la forza che gli ha garantito di perfezionare uno sprint tale da consentirgli di imporsi con un tempo di 26'49"51: stiamo parlando della migliore prestazione vista fino a questo momento durante il campionato del mondo.

Un inizio con i fuochi d'artificio per Usain Bolt e mo farah. Il pubblico londinese, dopo le pesanti critiche rivolte all’indirizzo di Justin Gatlin, si è letteralmente esaltato per l’atleta di origine giamaicana. Una delle solite, ma ugualmente apprezzate, gare in piena rimonta per il Lampo. In ottica più generale, focalizzandoci sul primo turno, ha avuto modo di distinguersi al meglio anche il connazionale Julian Forte: quest'ultimo, infatti, ha conseguito l'obiettivo di scendere al di sotto dei 10": nello specifico, parliamo di un ragguardevole timing di 9"99. Prestazione leggermente sottotono per il corridore statunitense Coleman, fermo a 10"01. Non positiva nemmeno la prestazione dell'ivoriano Meite, con un tempo di 10"02.

Seguono a ruota Su e Prescoda, con 10"03. Gatlin è fanalino di coda con 10”05.

Mondiali di atletica leggera 2017, bene Usain Bolt, record per Mo Farah

Mo Farah si è esibito nella finale diretta dei 10.000 con lo stile che, da sempre, è il suo marchio di fabbrica: partenza in sordina dalle retrovie e, nel finale, spinta decisiva fino al totale recupero dei vertici del gruppo.

Il campione giamaicano ha letteralmente preso le redini della gara quando mancavano solamente due giri al traguardo. Costretti ad "accontentarsi" di un secondo e terzo posto gli avversari Cheptegei e Tanui.

Brutte notizie per l'azzurra Margherita Magnani, che è riuscita a classificarsi soltanto dodicesima nella terza batteria, per effetto di un timing pari a 4'09"15 (circa 3 secondi in eccesso rispetto allo stagionale): un risultato che ha condotto all'eliminazione.

Non entrerà nella storia neanche la prestazione di Kevin Ojiaku, che ha registrato 7.82 nel lungo: sarebbero bastati dieci centimetri in più per accedere alla finale. Per adesso, i veri applausi durante i Mondiali di atletica leggera li meritano, senza alcun dubbio, Usain Bolt e Mo Farah.