Partirà sabato 19 agosto da Nimes, in Francia, la Vuelta a España 2017. Si inizierà con una cronometro a squadre di 13 Km, seguita da una tappa adatta alle ruote veloci. La terza frazione si concluderà ad Andorra, con un arrivo in discesa, ma dopo aver superato due gran premi della montagna, uno di prima e uno di seconda categoria.

Quarto giorno tranquillo, almeno dal punto di vista altimetrico, mentre la quinta tappa prevede un arrivo in salita, a Ermita de Santa Lucía, scalando un colle di terza categoria di soli 4 Km di lunghezza, ma con una pendenza che arriva al 20%.

Altri due arrivi in quota sono previsti nelle tappe ottava e nona, rispettivamente a Xorret de Catì e a Cumbre del Sol.

Una sequenza di terribili salite

Dopo il primo giorno di riposo si riprenderà con le salite a partire dall'undicesima tappa, con l'arrivo all’Osservatorio Astronomico di Calar Alto, due colli di prima prima categoria nel finale, a Sierra DeLa Pandera e in Sierra Nevada, tappa che si concluderà sull’Alto Hoya de la Mora, a 2490 metri di altezza.

Dopo il secondo giorno di riposo, per modo di dire visto il trasferimento di 800 Km, è prevista una cronometro individuale, completamente pianeggiante, di 42 Km, occasione per i passisti per recuperare terreno nei confronti degli scalatori.

Poi si ricomincia a salire: arrivo al Monastero di Santo Toribio de Liebana e a Los Machucos, ascesa finale con pendenze che raggiungono il 28%.

La ventesima tappa, attesissima, si conclude sull'Angliru, salita che fa paura solo a nominarla, resa ancora più dura dal fatto che i corridori la dovranno affrontare dopo 20 giorni di fatica e a seguito di altre due salite di prima categoria.

Il giorno dopo, passerella finale fino a Madrid.

Insomma, di salite per fare spettacolo ce ne sono, e in abbondanza.

I grandi favoriti

Il terreno per attaccare non mancherà, per chi avrà le forze e soprattutto la resistenza necessaria in una corsa della durata di tre settimane.

Chris Froome, alla ricerca della doppietta Tour- Vuelta, non può certo aspettarsi di fare una passeggiata, con un percorso così duro ed avversari più che mai agguerriti.

Alberto Contador, che ha dichiarato di volersi ritirare dopo il Giro di Spagna, certamente darà tutto per congedarsi lasciando il segno.

Poi ci sono i nostri. Il percorso sembra adatto per Fabio Aru, presentando mille occasioni per attaccare... che sogno vederlo primo sull'Angliru...

La corsa si addice anche alle caratteristiche di Vincenzo Nibali, che sulla resistenza ha costruito molte delle sue più belle vittorie.

Ancora pochi giorni, ed ognuno inizierà a scoprire le proprie carte.