La Vuelta Espana si è accesa subito. Alla terza tappa e alle prime salite sono usciti allo scoperto i grandi favoriti per la vittoria finale. Chris Froome ha attaccato sull’ultima salita in compagnia di Chaves, ma è stato raggiunto prima da Bardet e Aru e ormai in vista del traguardo di Andorra da un gruppetto con anche Vincenzo Nibali. Il campione siciliano è andato a vincere la tappa mentre Froome è passato al comando della classifica generale dopo aver dato una grande dimostrazione con tutta la Sky. In grande ritardo e già ai margini della classifica sono arrivati Contador, Majka, Kruijswijk e Jungels.

Vuelta, subito una super Sky

La terza tappa della Vuelta Espana, con arrivo ad Andorra, portava già il gruppo sulle prime salite. I Gpm di Coll de Rabassa e Alto de Comella negli ultimi 40 km promettevano spettacolo e così è stato. Nelle fasi iniziali se ne è andata la classica fuga da lontano, da cui poi si sono avvantaggiati Villella (Cannondale) e Geniez (FDJ). La Sky di Chris Froome ha preso il comando delle operazioni in gruppo, confermando di avere qui una forza straordinaria e con il trio italiano composto da Puccio, Rosa e Moscon in gran spolvero. La fuga di Villella e Geniez si è esaurita dopo la salita di Coll de Rabassa, quando la Uae ha sorprendentemente presto la testa del gruppo dopo aver tentato un’improbabile uscita con Atapuma e Rui Costa.

Quando però si è entrati nel punto decisivo, l’approccio all’Alto de Comella, sono stati gli Sky ad imporsi di nuovo con un ritmo forsennato imposto da Rosa e soprattutto Moscon.

Parte Froome, ma la vittoria è di Nibali

Moscon ha sbriciolato il gruppo, costringendo alla resa anche nomi importanti come Contador, Kruijswijk e Majka.

A differenza di quanto visto al Tour de France, Froome è poi passato all’offensiva con una frullata delle sue. Solo il redivivo Esteban Chaves è riuscito a tenere il forcing del britannico, dimostrando di essere tornato ai suoi livelli dopo un anno difficilissimo. La AG2R ha però risposto all’attacco di Froome e Chaves, aumentando il ritmo con Pozzovivo per favorire lo scatto di Bardet che ha ulteriormente frantumato il gruppetto, con Nibali che non è riuscito a rispondere.

A reagire con buona brillantezza è stato invece Fabio Aru, che ha retto allo scatenato Bardet scollinando a pochi metri dalla coppia Froome – Chaves. In discesa è avvenuto il ricongiungimento con Froome, Chaves, Bardet e Aru al comando, ma il quartetto ha rallentato nel breve piano finale consentendo così il rientro degli inseguitori con Nibali, Van Garderen, De la Cruz, Pozzovivo e Roche. Nibali ne ha approfittato riuscendo a cogliere l’attimo fuggente ai 400 metri. Aru è sembrato lanciare l’inseguimento ma ha poi rallentato e così Nibali è andato a conquistare la tappa.

Secondo posto per De la Cruz su Froome.

I distacchi per qualcuno sono stati già importanti: gli Yates hanno perso una trentina di secondi, Meintjes e Zakarin quasi un minuto, Kelderman e Kruijswijk 1’14’’, Contador e Majka due minuti e mezzo, mentre Jungels ha mollato completamente a 7 minuti.

La classifica generale vede Froome al comando con 2’’ su De la Cruz, Roche e Van Garderen, 10’’ su Nibali, 11’ su Chaves e 38’’ su Aru.