Contro la fortissima Serbia, l'Italia si giocherà mercoledì sera a Istanbul l'accesso alle semifinali degli Europei di pallacanestro. Un traguardo che gli azzurri non raggiungono dal 2003, quando conquistarono il bronzo europeo. Per la terza volta consecutiva, l'Italia raggiunge i quarti agli Europei, ma stavolta non si troverà di fronte la Lituania, contro cui si è schiantata nel 2013 e nel 2015. Stavolta, tuttavia, l'ostacolo sembra ancora più insormontabile.

COACH MESSINA AVVISA: "NON FACCIAMO COME LA JUVE"

Il ct dell'Italia, ettore messina, conosce rischi e insidie della partita di stasera e mette sull'avviso i suoi giocatori con un paragone calcistico: "Non facciamo come la Juventus contro il Real Madrid", dice lui che è tifoso del Milan.

"La Serbia è la squadra più forte che ci è capitato di incontrare in questo Europeo. Siamo fiduciosi, ma non dobbiamo commettere l'errore di viaggiare con la fantasia e pensare di giocarcela alla pari. Dovremo fare una buona partita e loro dovranno incappare in una serata meno buona, perché se pensiamo di giocare contro di loro a viso aperto, corriamo il rischio di fare come la Juventus nell'ultima finale di Champions League contro il Real Madrid. La Serbia ha due giocatori, Bogdanovic e Marjanovic, che possono spostare pesantemente gli equilibri. Noi dovremo stare coi piedi per terra ed essere accorti".

CON LA SERBIA PRECEDENTI SFAVOREVOLI

Guardando i precedenti, la partita con la Serbia sembrerebbe avere il pronostico chiuso: sei vittorie per i balcanici su otto precedenti e tre successi su tre negli incroci agli Europei, con il ricordo del bruciante meno 20 subito dagli azzurri nel 2008 a Belgrado (72-52).

Nel ranking mondiale della Fiba, i serbi sono al terzo posto, dietro a Stati Uniti e Spagna e in crescita rispetto alla classifica precedente, rispetto alla quale hanno recuperato tre posizioni, mentre l'Italia è addirittura trentacinquesima. Il percorso della Serbia in questi Europei è quasi netto, con quattro vittorie e una sola sconfitta, contro la Russia nel girone D di qualificazione, peraltro vinto.

Per questo, sulla carta, l'impegno di datome e compagni sembra proibitivo, ma naturalmente l'Italia non parte battuta, secondo Messina. Alla vigilia della sfida il coach ha aggiunto: "Detto questo, non sono invincibili. Se fossimo ai play off, al meglio di cinque gare, darei la Serbia favorita, ma in una gara secca non si sa mai. Di sicuro, questa è una partita che io e i giocatori ricorderemo per il piacere di averla giocata".