Come avviene quasi sempre anche l’edizione di Bergen dei mondiali di Ciclismo ha lasciato qualche scia polemica. Stavolta al centro dell’episodio più discusso della gara in linea dei professionisti si è trovata la nazionale azzurra. Gianni Moscon è stato squalificato per essersi fatto trainare dall’ammiraglia azzurra dopo essere rimasto attardato in seguito ad una caduta. Il Ct azzurro Davide Cassani ha prima elogiato il suo giovane corridore e la sua grande corsa, per poi assumersi in pieno le responsabilità dell’accaduto quando è stata comunicata la notizia della squalifica.

Cassani: ‘Moscon ha recuperato più di un minuto’

Gianni Moscon è stato tra i grandi protagonisti, nel bene e nel male, della gara dei professionisti dei Mondiali di Bergen. Il giovane trentino è caduto nel penultimo giro, riuscendo poi a recuperare e a lanciarsi all’attacco sull’ultimo passaggio in salita seguendo Julian Alaphilippe. I due sono poi stati raggiunti in vista dell’ultimo chilometro, un finale un po’ amaro per Moscon che però ha confermato tutto il suo straordinario potenziale.

Nelle dichiarazioni del dopo corsa anche il Ct Davide Cassani ha rimarcato la prestazione del giovane corridore trentino. “Vi dico che Moscon ha fatto un numero per rientrare dopo la caduta. Era distante più di un minuto e c’era il barrage, ha fatto un capolavoro per rientrare così in fretta, ma quelle energie alla fine gli sono mancate” ha raccontato il Ct azzurro a Tuttobiciweb, dando una versione dell'episodio poi smentita clamorosamente dai fatti.

‘Nessuna colpa a Moscon’

Dopo la corsa è emersa la verità sull'episodio avvenuto a poco più di trenta chilometri dall’arrivo. Moscon era rimasto coinvolto in una caduta e per rientrare era stato aiutato dall’ammiraglia azzurra, alla quale si era attaccato per qualche centinaio di metri. Grazie a questo comportamento antisportivo, sia del corridore che dell’ammiraglia, Moscon è rientrato velocemente.

La giuria non ha potuto fare altro che decidere per la squalifica dell’azzurro. Una volta emerso questo comportamento censurabile e ufficializzata la sanzione, Cassani è intervenuto con un messaggio sui social network per prendere le difese del corridore e assumersi la responsabilità di quanto accaduto, pur non essendo stato lui alla guida dell'ammiraglia.

“Vi prego, Moscon non c’entra nulla. Sono io che ho sbagliato e mi assumo tutte le responsabilità e chiedo scusa soprattutto a Gianni” ha twittato Cassani.