Peter Sagan è stato il catalizzatore di tutte le attenzioni nella giornata che i corridori più attesi dei Mondiali di ciclismo hanno dedicato alle conferenze stampa, alla vigilia dell'attesissima corsa di domenica 24 settembre. Il campione in carica si è presentato nel suo solito stile fuori dagli schemi, dando risposte spiazzanti senza nascondere un po’ di insofferenza verso le domande più ripetitive e banali. Ma il fuoriclasse slovacco ha anche confermato di non sentirsi al meglio della sua condizione fisica dopo essere rimasto fermo per qualche giorno a causa di un malanno.

Sagan, tre giorni senza bici

Peter Sagan avrebbe dovuto iniziare la sua avventura ai Mondiali di ciclismo di Bergen con la cronosquadre di domenica scorsa. Il fuoriclasse slovacco ha però dato forfait per un’indisposizione fisica, riservando tutte e sue energie per la corsa in linea di domani, domenica 24 settembre. Qualcuno ha insinuato che il malanno sia stato inventato, una mossa strategica per risparmiarsi e distogliere un po’ le attenzioni degli avversari. L’ipotesi è stata smentita da Sagan nella conferenza stampa tenuta alla vigilia della corsa: “Spero che la condizione sia buona, ho avuto una piccola malattia la scorsa settimana” ha dichiarato il campione slovacco a Cyclingnews.

“Vedremo come andrò ma sicuramente non sono nella mia condizione migliore dopo questa malattia. Sono stato tre giorni senza salire in bici, poi ho ricominciato con delle uscite leggere. Ora sono qui, vedremo, farò del mio meglio” ha continuato Sagan.

Il tracciato si scopre in corsa

La parte più curiosa delle dichiarazioni di Peter Sagan alla vigilia dei Mondiali è stata quella relativa al percorso.

Mentre tutti gli altri hanno studiato minuziosamente il circuito finale facendo giri su giri tra le strade di Bergen alla ricerca di ogni dettaglio, Sagan ha deciso di non fare nessuna ricognizione e di scoprirlo durante la corsa, fedele al suo stile naif e istintivo. “Dobbiamo fare il circuito per 11 volte in corsa, c’è molto tempo per vederlo, dopo un paio di giri lo conoscerò” ha spiegato Sagan, che poi ha parlato anche degli avversari.

“Ci sono molti corridori, partendo da Kristoff e Boasson Hagen che saranno molto motivati correndo in casa. Tra gli altri rivali ci sono Van Avermaet, Matthews e Kwiatkowski, ma qualsiasi cosa potrebbe succedere dopo 7 ore e 267 chilometri” ha concluso Sagan.