Si è conclusa intorno alle 19 di sabato 16 settembre a Caltagirone, in provincia di Catania, una delle tappe previste per le quattro giornate dedicate allo svolgimento della 45esima edizione dei Campionati Mondiali Militari di Scherma, in corso fino a domenica al Pala Tupparello di Acireale (altra cittadina in provincia di Catania, nota soprattutto per il suo caratteristico Carnevale).

Per chi si stia domandando la differenza tra dei “normali” mondiali e quelli militari, è bene chiarire che questi ultimi sono riservati ad atleti militari; si tengono ogni quattro anni e ad essi partecipano spesso, fianco a fianco, militari di paesi in guerra fra di loro, evidenziando così il valore universale dello sport.

Caltagirone, il Palasport e Agesilao Greco

Per la città di Caltagirone è stata una gran festa: dopo la massiccia partecipazione mattutina di moltissime classi dei diversi Istituti Superiori della città, la zona che gravita intorno al nuovo #Palasport è rimasta trafficata fino a tarda sera, richiamando giornalisti, curiosi, giovani e adulti, nonché appassionati di sport. La “Regina dei monti Erei” – così è possibile sentire chiamare dai calatini il loro paese – vanta difatti un’antica ed importante tradizione schermistica, oltre che essere culla natale di Agesilao Greco, schermidore di fama internazionale vissuto a cavallo tra ‘800 e ‘900.

Le medaglie dell'Italia

Dopo le quattro medaglie – oro, argento e due bronzi – ottenute dall’Italia nel corso della prima giornata di svolgimento delle gare, la premiazione di sabato ha visto salire fieramente sul gradino più alto del podio le nostre squadre nazionali di sciabola maschile e fioretto femminile, oltre alla medaglia di bronzo conferita al quartetto di spada femminile, per un totale (temporaneo) di dieci medaglie.

Arte e gusto della Sicilia

Aver ospitato 255 atleti provenienti da 18 differenti Paesi in occasione di questa manifestazione sportiva è stato motivo di orgoglio per il Sindaco della città, Gino Ioppolo, che ha colto l’occasione di inaugurare ufficialmente la nuova struttura sportiva: ad accogliere i visitatori, un’entrata dagli ampi spazi riempiti dal verde che conducono verso l’imponente e vasto edificio simmetrico che si sviluppa su più piani, per una capienza di 2500 spettatori.

Ad eseguire l’inno nazionale per la premiazione, un inusuale gruppo di concertisti: la “#ConTurBand”.

Si tratta di una “marching band” – cioè, “banda che marcia” – una band di strada di provenienza pugliese, costituita da 15 elementi tra fiati e percussioni.

Si contraddistinguono per un repertorio decisamente originale, dal funk, jazz, blues, alla samba latino-americana, fino ad arrivare ai ritmi balcanici ed alla tradizione cantautorale italiana. Senza ausilio di amplificazione alcuna, tra i loro obiettivi, oltre quello assolutamente riuscito di coinvolgere e divertire, dichiarano anche di voler dare – letteralmente – movimento ai suoni: il pubblico si muove con loro. “TurBanO” insomma.

La performance della ConTurBand si inserisce però in una più ampia iniziativa culturale comunale: “Territori del Vino e del Gusto-In viaggio alla scoperta del Genius Loci”, una serie di tavole rotonde, attività formative per operatori turistici, visite guidate del centro storico, laboratori, degustazioni e spettacoli folkloristici che culminerà nell’arrivo di un #treno storico della Fondazione FS direttamente dalla stazione di Messina a quella di Caltagirone domenica mattina. Un vagone che trasporterà turisti, patrimonio e bellezze dell’isola di Sicilia.