Simone Pianigiani è il re della Supercoppa. Ne ha vinte sette edizioni, su sette partecipazioni. Certo, era la vecchia formula, quello dello scontro diretto tra vincitrice del campionato e vincitrice della Coppa Italia (che spesso erano la stessa squadra, la sua Siena, per cui si passava alla finalista di coppa), però comunque non ha mai mancato un appuntamento dal 2007.

Venezia è stata un'avversaria di livello, determinata, grintosa, indomita, ma alla fine Milano, pur in fase di rodaggio, ha sopravanzato l'avversaria. A differenza delle due semifinali, la gara parte subito ad alto ritmo, e a costruire il primo vantaggio è Milano grazie ai suoi due play, quello vero Theodore e quello occulto Micov, mentre per la Reyer a fare la voce grossa sono i lunghi Watt e Peric, il cui canestro chiude il primo quarto sul 26-17 per l'Olimpia.

Con una strategia già vista ai tempi di Siena, Pianigiani ad inizio seconda frazione manda in campo Cinciarini e Theodore insieme e il play a due teste costruisce un parziale che Venezia contiene a fatica ma rientra grazie a Bramos e Jenkins, andando al riposo sotto 40-39.

Alla ripresa delle ostilità è di nuovo Theodore a salire in cattedra mentre Gudaitis offre una presenza fisica, mentre ancora Bramos fa sì che Milano non scappi. Johnson segna due volte, ma Micov e Mbaye rispondono sempre presente, consentendo così a Milano di chiudere comunque avanti 58-55.

Nell'ultima frazione la Reyer impatta a quota 61 cavalcando Watt e Peric, ed è proprio lì che si accende Goudelock, fin a quel momento abulico.

Gudaitis e Mbaye provano un nuovo strappo, ma Johnson ribatte prontamente ad entrambi, seguito da Jenkins.

Siamo sul -3, quando il fallo di Ress a 30'' dalla fine manda in lunetta Theodore, che glaciale fa 2/2. Il time out veneziano frutta il piazzato di Jenkins, ma dall'altra parte Johnson fa fallo su Goudelock, e anche per lui è una coppia di tiri liberi a segno.

La successiva bomba di Orelik non va a bersaglio, e così Simone Pianigiani può festeggiare il primo trofeo dal suo ritorno in Italia, mentre Jordan Theodore viene nominato MVP come miglior giocatore della manifestazione.

A fine gara il coach toscano dell'Olimpia commenta così: "Sono veramente contento per la prestazione dei ragazzi.

Il merito è di tutti quelli che lavorano nell'Olimpia tra cui #Armani e Proli. Questo è un trofeo importante perché in questo modo il gruppo prende fiducia. Gli avversari erano importanti, hanno giocato bene. Abbiamo vinto meritatamente mantenendo il ritmo e conducendo sempre".